Il difensore è stato condannato in primo grado dalla VI sezione penale del Tribunale di Napoli a 5 anni di reclusione.
Tegola per Armando Izzo, difensore 31enne del Monza. La VI sezione penale del Tribunale di Napoli lo ha condannato questo pomeriggio in primo grado a 5 anni di reclusione per concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva. Izzo avrebbe combinato un match di Serie B quando militava nell’Avellino. Insieme a lui sono stati condannati ad un anno e mezzo anche il cugino, ritenuto esponente di spicco del clan della Vinella Grassi di Secondigliano e di un’altra persona ritenuta sempre appartenente allo stesso clan.
Gli avvocati del calciatore hanno annunciato che ricorreranno in Appello. Decisive per la condanna le dichiarazioni del boss pentito Antonio Accurso e le intercettazioni dei carabinieri.
Armando Izzo e la presunta gara combinata
L’episodio che ha fatto scattare la condanna per il calciatore del Monza ma di proprietà del Torino è la presunta combine di una partita risalente al campionato di Serie B della stagione 2013-2014 tra Avellino e Modena. Secondo l’accusa il calciatore napoletano che all’epoca militava nell’Avellino, si sarebbe impegnato per combinare quella gara terminata poi con il risultato di 1-0 per gli ospiti emiliani.
L’accusa è pesante: concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva. Il pubblico ministero Maurizio De Marco, nel corso della sua requisitoria, aveva chiesto per il calciatore napoletano 4 anni e 10 mesi. I giudici l’hanno aumentata a 5 anni. Nei confronti di Izzo c’era un altro capo d’accusa che riguardava un’altra partita sospetta ma per quella vicenda è stato assolto.
I legali sarebbero pronti a ricorrere in appello. Oltre a Izzo sono stati condannati anche un cugino del calciatore e un’altra persona, entrambi ritenute appartenenti al clan camorristico della Vinella Grassi.
Izzo si è sempre dichiarato innocente ed estraneo a qualsiasi rapporto con la criminalità organizzata. Da un punto di vista sportivo per le presunte combine delle partite Modena-Avellino del 17 maggio 2014 e Avellino-Reggina del 25 maggio 2014 ha pagato con una squalifica di 6 mesi. Pena ridotta visto che la Procura federale aveva chiesto addirittura una squalifica di 6 anni, salvo dargliene poi 18 prima della riduzione a 6 mesi.
Quanto guadagna
Armando Izzo è considerato uno dei difensori italiani più forti in circolazione. Cresciuto nelle giovanili del Napoli, la sua carriera è esplosa nel Genoa e poi nel Torino arrivando anche ad esordire in nazionale nel 2019. Ad oggi sono 3 le presenze con la maglia azzurra, tutte per le qualificazioni a Euro 2020.
Attualmente è in prestito al Monza ma il cartellino è di proprietà del Torino. Con il club granata è legato da un contratto fino al 30 giugno 2024 a 1,5 milioni di euro a stagione. È uno dei calciatori del Toro più pagati. Il Torino spese ben 9,7 milioni di euro per acquistarlo dal Genoa. Una cifra comunque ripagata con una serie di prestazioni di alto profilo che gli fecero guadagnare anche la nazionale italiana.
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