Con Vitalba Azzolini, approfondiamo le implicazioni del nuovo Codice della Strada per capire come influiranno sulla vita dei cittadini e sulla sicurezza stradale.
L’introduzione del nuovo Codice della Strada sta generando un acceso dibattito, segnato da polemiche, timori e reazioni forti da parte di cittadini ed esperti. Le nuove disposizioni, concepite con l’intento di incrementare la sicurezza stradale, hanno suscitato numerose questioni, non solo sul piano pratico ma anche su quello giuridico.
Tra le novità più discusse troviamo le sanzioni differite, applicabili in caso di accertamento di precedenti consumi di stupefacenti rispetto al momento del controllo. Questa misura solleva interrogativi sulla proporzionalità e sull’efficacia dei provvedimenti. Inoltre, l’introduzione dell’AlcoLock – un dispositivo che impedisce l’accensione del veicolo se il conducente risulta positivo all’alcoltest – rappresenta un passo avanti tecnologico che non manca però di dividere l’opinione pubblica. Non meno rilevante è l’aumento degli importi di alcune infrazioni, percepito da alcuni come un inasprimento eccessivo delle sanzioni.
Per fare chiarezza su questi aspetti complessi e analizzare le implicazioni giuridiche e sociali delle nuove norme, abbiamo deciso di confrontarci con un’esperta di diritto di comprovata esperienza. Ne parliamo in questa intervista con Vitalba Azzolini, giurista e voce autorevole nel panorama legale italiano, per approfondire le implicazioni di queste modifiche e capire come influiranno sulla vita dei cittadini e sulla sicurezza delle nostre strade.
Vitalba Azzolini
Vitalba Azzollini è una giurista italiana laureata in Giurisprudenza presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma. Attualmente lavora presso la Consob, la Commissione nazionale per le società e la borsa.
È membro del Comitato Scientifico del Policy Observatory della Luiss e collabora con diverse testate giornalistiche, tra cui lavoce.info, Phastidio, Valigia Blu e Pagella Politica, dove pubblica articoli su temi giuridici quali trasparenza amministrativa, valutazione dell’impatto della regolamentazione, better regulation, immigrazione e privacy.
Inoltre, è autrice di paper per l’Istituto Bruno Leoni e ha contribuito a due libri dell’istituto: «Il pubblico ha sempre ragione? Presente e Futuro delle Politiche Culturali» e «Noi e lo Stato. Siamo ancora sudditi?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA