Cosa succede oggi nei mercati? Il focus non è sulla guerra

Violetta Silvestri

22/04/2024

Mercati oggi concentrati su eventi importanti attesi durante la settimana: non c’è più la guerra in Medio Oriente a impensierire i trader, ma Fed, trimestrali, dati economici.

Cosa succede oggi nei mercati? Il focus non è sulla guerra

Si attenua la paura di un conflitto allargato in Medio Oriente e i mercati mostrano un ritorno alla propensione al rischio.

Le azioni asiatiche hanno recuperato alcune perdite e i rendimenti obbligazionari sono aumentati: ora l’attenzione si è spostata dalle tensioni Iran-Israele agli utili societari e ai dati economici per comprendere meglio la direzione della politica Fed e delle altre banche centrali.

L’oro e il dollaro, beni rifugio, sono scesi dai livelli massimi dei giorni scorsi e i prezzi del petrolio greggio sono diminuiti dinanzi all’inesistenza, per adesso, del rischio di una grave interruzione dell’offerta.

Venerdì l’Iran ha dichiarato di non avere intenzione di reagire all’apparente attacco di droni israeliani all’interno dei suoi confini, che a sua volta ha fatto seguito a un attacco missilistico e di droni iraniani senza precedenti contro Israele giorni prima.

In questo contesto, i mercati iniziano la settimana concentrati su banche centrali, dati economici e risultati trimestrali.

Mercati concentrati ancora sulla Fed

I benchmark in tutta la regione asiatica hanno recuperato parte del calo della scorsa settimana in assenza di un’ulteriore escalation da parte dell’Iran in seguito alla ritorsione di Israele. L’indice Hang Seng ha sovraperformato, grazie alle misure delle autorità cinesi volte a rafforzare lo status della città come centro finanziario che hanno dato un ulteriore impulso.

La domanda di beni rifugio si è attenuata, dopo che la scorsa settimana i trader sono stati colpiti dalle tensioni in Medio Oriente e dai commenti aggressivi dei funzionari della Federal Reserve che indicavano riluttanza a tagliare i tassi in tempi brevi.

“Stamattina assistiamo a un rally di sollievo man mano che i rischi geopolitici si attenuano”, ha affermato Kyle Rodda, analista di mercato senior presso Capital.com a Melbourne. “La mossa sostanzialmente fa quadrare i conti ora e consente ai mercati di tornare a concentrarsi sui fondamentali macroeconomici e aziendali”.

Gli investitori stanno ricalibrando le loro posizioni dopo che i dati statunitensi più forti del previsto hanno costretto la Fed a resettare il piano sul suo primo taglio dei tassi di interesse. La pubblicazione di aggiornamenti macro nel corso della settimana probabilmente aiuterà a perfezionare le scommesse politiche, con la lettura sia della crescita statunitense che della misura dell’inflazione preferita dalla Fed.

Gli investitori devono anche assorbire una nutrita lista di aste di titoli del Tesoro, un test importante per verificare se i rendimenti hanno raggiunto il picco per l’anno.

Tassi di interesse più alti del previsto in un contesto di inflazione persistente sono percepiti come la più grande minaccia alla stabilità finanziaria tra i partecipanti e gli osservatori del mercato, ha affermato la Fed nel suo rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria pubblicato venerdì.

Trimestrali Big tech in scena

Più della metà delle “magnifiche sette” società a capitalizzazione tecnologica pubblicheranno gli utili questa settimana, lasciando gli investitori a chiedersi se tali aziende saranno all’altezza delle elevate aspettative fissate per l’Intelligenza Artificiale.

Gli utili delle sette maggiori società in crescita dell’indice S&P 500 – Apple Inc., Microsoft Corp., Alphabet Inc., Amazon.com Inc., Nvidia, Meta Platforms Inc. e Tesla Inc. – sono sulla buona strada per aumentare del 38% nell’indice S&P 500 nel primo trimestre, secondo Bloomberg Intelligence. Escludendoli, si prevede che il resto dei profitti dell’indice di riferimento si ridurrà del 3,9%.

Per Tesla, però, quest’anno è iniziato in modo complesso. Le sue azioni sono scese di oltre il 40% a causa del calo delle vendite, delle decisioni confuse sui prodotti e di ulteriori riduzioni dei prezzi. E la sua posizione, un tempo dominante, nel mercato cinese dei veicoli elettrici è sotto attacco. Martedì, Tesla dovrebbe registrare un calo del 40% nell’utile operativo e il primo ribasso dei ricavi in ​​quattro anni.

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