Mascherine, il costo è troppo alto: le proposte per abbassare l’IVA

Rosaria Imparato

15/04/2020

Il costo delle mascherine è troppo elevato per essere un prodotto di prima necessità: vediamo le varie proposte di Federfarma e del Governo per abbassare l’IVA al 4% e contenere così i prezzi.

Mascherine, il costo è troppo alto: le proposte per abbassare l’IVA

Mascherine, il costo è troppo alto, e sono varie le proposte di questi giorni per farne abbassare il prezzo.

L’idea fondante di tutti i suggerimenti è sempre la stessa: ridurre, o azzerare, l’IVA. Ad oggi infatti le mascherine vengono vendute con l’IVA al 22%, ma considerando che sono diventate beni di prima necessità a causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, sarebbe quantomeno auspicabile una diminuzione dei prezzi.

Nella situazione attuale infatti non solo le mascherine sono introvabili, ma quando finalmente si riescono a comprare i prezzi sono davvero troppo alti, una speculazione estrema per un dispositivo necessario al contenimento del contagio sia in questo momento che nella Fase 2.

Federfarma, il Ministro della Salute Roberto Speranza, il capogruppo di Leu alla Camera Federico Fornaro e il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni hanno fatto varie proposte per provare a risolvere la questione: vediamo quali.

Mascherine, il costo è sono troppo alto: la proposta di Federfarma per abbassare l’IVA

Tra le prime proposte per abbassare l’IVA c’è sicuramente quella di Federfarma, la Federazione Nazionale Unitaria Titolari di farmacia. In realtà sono due le proposte lanciate dalla Federazione:

  • ridurre l’IVA dal 22% al 4%:
  • distribuire gratuitamente in farmacia tutti i dispositivi che dovessero pervenire dal canale della protezione civile.

La proposta dunque non è solo quella di calmierare i prezzi abbassando l’aliquota al 4%, come i beni di prima necessità, ma anche di dare la possibilità alle farmacie di vendere le mascherine a prezzi imposti.

Si tratta di proposte che prendono in considerazione la situazione globale dell’emergenza sanitaria:

“la necessità di approvvigionarsi delle mascherine continuerà a caratterizzare anche le fasi successive all’emergenza in atto, sicché è ragionevole ritenere che tale materiale possa assumere la veste di vera e propria misura di profilassi al pari dei dispositivi medici destinati a soggetti affetti da menomazioni funzionali permanenti, che scontano, appunto, un’IVA al 4%.”

La Fase 2 si sta avvicinando e quasi certamente le mascherine saranno obbligatorie per ogni spostamento (come avviene già in Lombardia e Toscana): garantire un prezzo alla portata di tutti i cittadini è quantomai necessario.

Costo mascherine, la proposta del Governo per abbassare l’IVA

Le proposte per abbassare l’IVA vengono anche dall’interno del Governo, anche se bisogna dire che ormai alla sesta settimana di lockdown e dopo numerosi decreti approvati, ancora non è stato fatto nulla in merito.

Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza portare l’IVA al 4% aiuterebbe anche le aziende che decidono di riconventirsi nella produzione di mascherine.

Anche il capogruppo di Leu alla Camera Federico Fornaro sollecita la riduzione dell’IVA equiparandola a quella per i prodotti di prima necessità.

Il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni chiede un provvedimeno urgente per ridurre o azzerare l’IV su tutti i dispositivi di protezione individuale, quindi non solo mascherine, ma anche tute, guanti, cuffie, camici.

Le speranze si ripongono quindi in un provvedimento ad hoc che abbassi i prezzi per i dispositivi che ormai sono diventati essenziali nella gestione del contagio, o nel decreto di aprile, di cui si prevede l’approvazione nei prossimi giorni.

Nel frattempo, la Commissione UE ha approvato le richieste degli Stati membri e del Regno Unito di revocare temporaneamente, per un periodo pari a 6 mesi, i dazi doganali e l’IVA sull’importazione di mascherine, e tutti gli altri dispositivi medici necessari come ventilatori e test.

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