Covid-19, ecco il Piano vaccini di Speranza

Mario D’Angelo

01/12/2020

Speranza presenta il Piano vaccini anti Covid-19: 202 milioni di dosi per l’Italia che andranno a 300 punti per la vaccinazione di massa

Covid-19, ecco il Piano vaccini di Speranza

Saranno più di 200 milioni le dosi di vaccino disponibili per l’Italia dal primo trimestre del 2021. Le prime ad arrivare saranno quelle di Pfizer e BioNTech, a partire da fine gennaio. Queste e altre anticipazioni sul Piano vaccini sono emerse nel corso della Capigruppo, secondo quanto appreso da fonti di maggioranza.

Il piano vaccini del Ministero della Salute verrà illustrato dal ministro Roberto Speranza domani, 2 dicembre, in mattinata al Senato e nel pomeriggio alla Camera. Vediamo in cosa consiste.

Mercoledì Speranza presenta il piano vaccini

Ai capigruppo della maggioranza, Speranza ha annunciato che l’Italia sarà il primo dei Paesi europei a presentare il piano per la distribuzione dei vaccini contro il coronavirus in Parlamento. Al vertice, tenutosi a Palazzo Chigi, era presente anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Speranza ha detto che “tra il 23 e il 26 gennaio” arriveranno le 3,4 milioni di dosi prodotte da Pfizer e BioNTech, che basteranno per vaccinare 1,7 milioni di persone. L’annuncio è leggermente differente da quanto detto da Arcuri qualche giorno fa.

In totale, a partire dal primo trimestre del 2021 dovrebbero cominciare ad arrivare 202 milioni di dosi. Ogni dose, ha aggiunto il ministro, “ha bisogno di richiamo e non sappiamo di quanto ci sia immunità”. Il Piano è stato definito “dinamico” dalle fonti di Governo, perché dipenderà in parte dalla disponibilità delle dosi “in base alle quali ci si organizzerà per la somministrazione”.

Come sarà il Piano vaccini per l’Italia

Una volta arrivate in Italia, le dosi “andranno direttamente ai 300 punti” nei quali verrà effettuata la vaccinazione di massa. Questi saranno dei grandi spazi pubblici, come fiere e palestre.

Innanzitutto il vaccino verrà somministrato a medici, infermieri e operatori sanitari. Se rimarranno dosi, si comincerà a vaccinare che personale e ospiti delle Rsa. Poi si passerà a ultra 80enni, persone fra i 60-70 anni, lavoratori essenziali, materiale scolastico, e così via.

Secondo quanto afferma l’HuffPost, per le vaccinazioni non si farà affidamento sui medici di base. Previsto invece l’impiego dell’esercito.

Probabile, inoltre, l’implementazione di una rete di monitoraggio delle vaccinazioni con un sistema informativo che sarà collegato ai sistemi regionali. I vaccini non saranno obbligatori, ma partirà una campagna di sensibilizzazione. L’obiettivo è raggiungere l’immunità di gregge con 40 milioni di italiani vaccinati.

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