Aumentano i casi Covid, l’influenza stagionale è molto aggressiva e spaventa la diffusione della bronchiolite: ecco perché si torna a parlare di mascherine obbligatorie al chiuso.
Mascherine obbligatorie al chiuso: con l’arrivo della stagione fredda si torna a parlare di una delle misure simbolo della stagione più dura del Covid, con i dispositivi che da noi ormai da mesi sono stati riposti sostanzialmente nel proverbiale cassetto.
La situazione sanitaria in tutto il mondo continua a essere particolare; per prima cosa c’è l’aumento dei contagi Covid, anche in Italia come dimostrano gli ultimi dati, tanto che si parla del possibile arrivo di una nuova ondata del virus che dal 2020 ha cambiato le nostre vite tra mascherine, lockdown, vaccini, zone rosse e coprifuoco.
Poi c’è l’influenza stagionale, quest’anno è “l’Australiana”, che si sta dimostrando particolarmente aggressiva facendo scattare più di un campanello d’allarme viste le ospedalizzazioni superiori agli scorsi anni in diverse zone del Paese.
Infine c’è il pericoloso incremento di casi di bronchiolite, che colpisce soprattutto i bambini, con anche qui un aumento dei ricoveri in pediatria: in Francia è stato attivato il piano bianco nazionale, con l’allerta che è molto alta anche in Italia.
In questo scenario ecco che in diversi Paesi, vedi Francia, si sta tornando a parlare di rendere le mascherine obbligatorie in alcuni luoghi al chiuso, un modo questo per arginare durante la stagione più a rischio la circolazione sia del Covid sia dell’influenza.
Covid e influenza: rispuntano le mascherine?
Con la fase più difficile della pandemia che si spera sia ormai alle spalle, in Italia al momento c’è l’obbligo di indossare la mascherina soltanto nelle strutture sanitarie, nelle residenze sanitarie assistenziali e nelle strutture riabilitative.
Si pensava che il nuovo governo, dopo il reintegro del personale non vaccinato, optasse per un colpo di spugna tout court anche per quanto riguarda le mascherine, ma alla fine l’obbligo in questi luoghi è stato prorogato fino alla fine dell’anno.
In Francia invece il ministro della Salute non ha escluso un ritorno della mascherina obbligatoria “se sarà necessario la mia mano non tremerà”, visto che Oltralpe sono alle prese non solo con il Covid e l’influenza, ma anche con una epidemia di bronchiolite.
Questa triplice combinazione sta facendo scattare dei campanelli d’allarme anche negli Stati Uniti, visto che pure in California le autorità sanitarie locali sono tornate ad agitare lo spauracchio delle mascherine soprattutto a causa del Covid.
In Italia la situazione sembrerebbe essere più definita: c’è grande attenzione per i ricoveri di bambini con bronchiolite, mentre i numeri Covid sembrerebbero essere sotto controllo anche se la scorsa settimana, stando al rapporto del ministero della Salute, da noi il virus in sette giorni ha causato la morte di 635 persone.
A fine anno invece ci dovrebbe essere il picco dell’influenza stagionale che già ha costretto a letto 2,5 milioni di italiani: si tratta del dato più alto da oltre dieci anni, con i più colpiti che sarebbero anche qui i bambini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA