La quarta ondata di Covid-19 sta piegando diverse zone in Europa. Ma c’è un paese in particolare che sta registrando picchi drammatici, tra numero di morti e nuovi contagi.
La quarta ondata di Covid sta interessando diversi paesi europei, ma ce n’è uno in particolare messo in ginocchio dalla recrudescenza dell’epidemia. A destare particolare preoccupazione è la Romania. Come riporta la Reuters, negli ultimi 30 giorni nel paese il virus ha ucciso una persona ogni cinque minuti.
Una media disastrosa, a cui si vanno ad aggiungere i 15-20 mila nuovi contagi giornalieri. La feroce recrudescenza sta piegando il paese. Ma cosa sta accadendo in Romania e quali misure sta mettendo in campo il governo per contenere la quarta ondata? Entriamo nel dettaglio.
Romania, disastro quarta ondata
Da alcune settimane la Romania è tornata a registrare numeri da brividi per quanto riguarda i nuovi contagi da Covid-19. La Reuters parla di 15-20mila al giorno. Con la media agghiacciante di un morto ogni cinque anni. Il sistema sanitario è al collasso. Le terapie intensive sono talmente sature che decine di pazienti vengono inviati all’estero, anche nella vicina Ungheria.
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Quarta ondata, le misure del governo romeno
Il governo di Bucarest, alle prese con una nuova drammatica fase dell’epidemia, ha deciso di tornare al coprifuoco notturno e a misure restrittive più severe, con pass vaccinali per gran parte degli spazi pubblici, da oggi lunedì 25 ottobre. Nell’ultima settimana sono stati registrati 104mila nuovi casi. Per avere una misura della gravità della situazione, basti pensare che i contagi segnalati in Italia nello stesso lasso temporale sono stati 20mila e la Romania ha un terzo della nostra popolazione.
Il presidente romeno Klaus Iohannis ha annunciato che da oggi, lunedì 25 ottobre, le scuole saranno chiuse per almeno due settimane. Ma vista la grave situazione, non è certo che riapriranno neanche a metà novembre. Per la Romania è la peggiore ondata dall’inizio della pandemia. La maggiore incidenza di nuovi casi è stata registrata soprattutto vicino la capitale Bucarest e nella zona di Timisoara, nel nord-ovest del paese.
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Romania, campagna vaccinale a singhiozzo
Tra la cause principali della drammatica quarta ondata in Romania, la scarsa percentuale di persone vaccinate contro il Covid-19. Nel paese i vaccinati sono meno del 30%. Tra le percentuali più basse d’Europa. Nei paesi con un alto tasso di persone immunizzate (in Italia siamo circa all’85%), i vaccini si sono rivelati essenziali per prevenire le forme gravi di Covid-19 e ridurre drasticamente i decessi legati alla malattia.
Anche in Bulgaria, come in Romania, la campagna vaccinale procede a singhiozzo con il 30% degli immunizzati. «La nostra capacità in termini di personale sanitario e ventilatori è quasi esaurita, dovremo cercare aiuto fuori dal paese se la curva delle contaminazioni non si ridurrà entro 10-15 giorni», ha detto il ministro della Salute bulgaro Stoycho Katsarov sul canale Nova Tv.
La pandemia è in ripresa anche nei Balcani. In Serbia solo il 53% della popolazione ha ricevuto la doppia dose di vaccino. Situazione sanitaria critica anche in Montenegro e Bosnia-Erzegovina, tutti paesi con percentuali basse di immunizzati.
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