Covid, stop quarantena per chi è vaccinato: il parere di Pregliasco

Alessandro Nuzzo

29 Aprile 2022 - 21:38

Già in molti paesi i positivi al covid non sono più obbligati all’isolamento. Il tracciamento ormai è sempre più difficile.

Covid, stop quarantena per chi è vaccinato: il parere di Pregliasco

Ad oggi in Italia chi è vaccinato e risulta positivo al covid è ancora obbligato all’isolamento di almeno 7 giorni. Ma in questa nuova fase di convivenza con il virus l’isolamento serve ancora a qualcosa considerata ormai l’impossibilità di tracciamento e i sempre meno caso di pazienti sintomatici?

Già in diversi paesi la quarantena non esiste più e si è passati ad un isolamento fiduciario. Novità che trova d’accordo molti medici anche in Italia, tra questi il virologo Fabrizio Pregliasco.

Per Pregliasco il tracciamento è ormai impossibile

Per Pregliasco siamo in una fase di transizione da una malattia pandemica ad una endemica. In Italia in questi due anni si è adottati un sistema basato sulla mitigazione. Una scelta equilibrata, una sorta di bastone e carota. Non si è arrivati né alla tolleranza zero come ad esempio in Cina né ad una politica meno incline alle restrizioni come in Svezia.

Per il virologo con un sistema sempre con meno restrizioni, diventerà via via sempre più difficile tracciare il contagio, anche perché la maggior parte delle persone è asintomatica.

«Il tracciamento è impossibile, al limite ci sarà nei casi più gravi. Rimarrà un’esigenza di responsabilità, come non accadeva in passato, quando anche con un’influenza si andava a lavorare» - il suo punto di vista.

I casi accertati sono molto di più di quelli tracciati, anche perché sono in aumento i tamponi fai da te per evitare la registrazione in piattaforma e la quarantena.

L’isolamento in questa fase endemica non ha molto senso per i vaccinati che sono asintomatici. La strada sarà un isolamento fiduciario. Così come per la mascherina si è arrivati ad una raccomandazione puntando sulla responsabilità dei cittadini, così dovrà essere anche per la quarantena. I cittadini dovranno essere in grado di conoscere i sintomi e decidere di isolarsi.

Sull’argomento mascherina invece Pregliasco è stato chiaro: dovrà diventare come un oggetto da portare sempre con sé, pensiamo ad esempio agli occhiali da sole, da indossare all’occorrenza.

E sulla quarta dose che procede molto a rilento in Italia, per il virologo è importante farla anche perché la circolazione virale non si è mai arrestata. Soprattutto i fragili devono vaccinarsi, in attesa poi di farla tutti, si spera con un siero adatto a tutte le varianti che potrebbe essere pronto ad autunno.

Come funziona ad oggi la quarantena in Italia

A differenza di altri paesi dove ormai l’isolamento è diventato fiduciario, in Italia c’è ancora l’obbligo di mettersi in quarantena per chi viene trovato positivo al covid. L’attuale norma stabilisce che per i cittadini vaccinati con terza dose o con due dosi da non più di 120 giorni, il periodo di quarantena è di 7 giorni con test negativo alla fine del periodo.

Per i non vaccinati o per chi ha completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni l’isolamento dura 10 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo.

Per i contatti stretti niente più quarantena invece, basterà l’autosorveglianza, ovvero un periodo di attenzione e cautela indossando mascherina Ffp2 ed evitando contatti stretti.

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