L’ultima offerta della Disney per Fox fa crescere il patrimonio del magnate statunitense Rupert Murdoch. Di quanto si è arricchito in poche settimane?
Rupert Murdoch si arricchisce di 1,2 miliardi di dollari.
Il magnate vede crescere notevolmente il suo patrimonio in seguito all’offerta in contanti della Disney, in piena battaglia contro Comcast per l’acquisizione degli asset che la 21th Century Fox ha messo sul mercato.
L’imprenditore ora possiede un patrimonio netto di 19,2 miliardi di dollari secondo la classifica delle persone più ricche del mondo stilata da Forbes (dati alla chiusura di venerdì 22 giugno).
Lo scorso giovedì Disney, che aveva offerto 52,4 miliardi di dollari per le divisioni messe in vendita da Murdoch, ha raggiunto un accordo con Fox grazie a un aumento dell’offerta a oltre 71,3 miliardi di dollari in contanti e azioni, battendo così l’incalzante concorrenza di Comcast e la sua precedente proposta da 65 miliardi di dollari in contanti a inizio di giugno.
Nell’accordo rientrano la britannica Sky, Star India, studi cinematografici e televisivi, reti via cavo dedicate all’intrattenimento e la quota nel servizio di video in streaming Hulu.
La notizia ha consentito alle azioni 21th Century Fox di viaggiare al rialzo dopo una settimana già molto positiva grazie alla sentenza della Corte Distrettuale degli Stati Uniti che ha dato l’ok alla fusione tra AT&T e Time Warner, aprendo così la strada anche ulteriori operazioni simili nel mondo dei media. Murdoch, la cui fortuna è legata per l’80% alla 21st Century Fox, si sta quindi arricchendo insieme al suo titolo.
Ma ora l’imprenditore potrebbe diventare ancora più ricco, visto che molti già prevedono un ritorno di Comcast con un’offerta addirittura superiore a 71,3 miliardi, soprattutto a causa della storica rivalità del suo CEO, Brian Roberts, con quello della Disney, Bob Iger.
Murdoch, creato un impero: ma chi gli succederà?
L’impero mediatico di Murdoch, oltre la 21st Century Fox, include tra i soli organi di stampa il Wall Street Journal di News Corp, il britannico The Times e Il New York Post. Il magnate di origini australiane ha dato avvio al suo business informativo poco più che ventenne, gestendo una società di giornali che aveva ereditato da suo padre nel 1952. In 10 anni, ha creato una vera e propria catena di quotidiani in Australia e si è poi esteso in Inghilterra rilevando News of the World e The Sun.
Trasferitosi in America nel 1974, ha cominciato a investire in giornali e riviste prima di dedicarsi alla televisione e al cinema, negli anni ’80. Ha così lanciato Fox News Channel nel 1996, che mantiene un’impronta piuttosto conservatrice, ed è diventato il presidente esecutivo della rete da quando Roger Ailes si è dimesso a seguito delle accuse di molestie sessuali e aggressioni nel 2016.
La successione a Murdoch, che ha 87 anni, è stata a lungo discussa dato che i figli, James e Lachlan, hanno già ruoli ai vertici delle sue Fox e News Corp. Secondo molti sarà Lachlan a gestire la nuova Fox se l’accordo dovesse andare in porto, mentre i piani futuri di James, il più giovane tra i due, non sono stati divulgati.
Fox News: le critiche per un’informazione “filo-governativa”
A fare da contraltare a tutte queste buone notizie per la 21st Century Fox ci sono però le recenti e ripetute critiche arrivate da alcuni dei più prestigiosi nomi legati all’azienda, come lo sceneggiatore e produttore di Modern Family Steve Levitan, l’ideatore de I Griffin Seth Mac Farlane e il regista di The Heat and Spy Paul Feig.
Ad essere presa di mira è la copertura di Fox News sull’immigrazione e la politica di tolleranza zero del presidente Donald Trump, che ha portato alla separazione dei bambini dai propri genitori al confine tra Messico e Stati Uniti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA