Boccata d’ossigeno per Evergrande grazie al piano di pagamento degli interessi di un bond di una sua controllata ma la novità non allontana il rischio default.
Passata la tempesta del sell-off di lunedì scorso, Evergrande ha comunicato un piano per il rimborso degli interessi delle obbligazioni di una sua controllata, cercando così di rassicurare sul suo futuro.
Si tratta, però, di una goccia nel mare del debito del gigante immobiliare ancora a rischio default. Diverse scadenze aspettano la società a breve termine e il suo management sembra ancora non avere le idee chiare su come uscire da questa situazione.
Mentre gli analisti di tutto il mondo sono ancora impegnati nel capire se la crisi cinese possa ripetere il caso “Lehman”, in attesa degli eventi le autorità cinesi sono intervenute nel sistema bancario del paese.
Evergrande rimborserà un bond
Una boccata d’ossigeno per Evergrande arriva dall’accordo con gli obbligazionisti annunciato dal gigante immobiliare per cercare di allontanare il default.
In una dichiarazione alla borsa di Shenzhen, il gruppo ha comunicato che una delle sue controllate, Hengda Real Estate, ha negoziato un piano per il rimborso degli interessi relativo al pagamento delle cedole sui suoi bond 5,8% in scadenza nel settembre 2025 e scambiati sulla borsa di Shenzhen.
Il rimborso avrebbe un valore di 232 milioni di yuan secondo quando calcolato da Bloomberg, corrispondente a 30,5 milioni di euro di debito. Il debito risultava in scadenza domani (giovedì) ed era destinato al mercato obbligazionario nazionale.
“Stiamo ancora cercando di capire che cosa implichi questo pagamento per gli altri bond, ma immagino che vogliano stabilizzare il mercato e portare a termine i pagamenti delle altre cedole, vista l’attenzione su di loro”, spiegava una fonte anonima della Reuters.
Resta il rischio default
L’accordo comunicato, però, sembra non scongiurare il rischio default per lo sviluppatore cinese, in quanto nella marea di debiti presenti nel suo bilancio (circa 300 milioni di dollari), nuove scadenze aspettano nei prossimi giorni il gigante immobiliare.
Evergrande non ha comunicato se sarà in grado di rimborsare gli 83,5 milioni di dollari di interessi dovuti per la sua emissione di marzo 2022, la cui scadenza è prevista per domani. A questa si aggiungerà nel breve periodo la data del 29 settembre, quando in scadenza andranno le obbligazioni di marzo 2024 per 47,5 milioni di dollari.
La società dovrà saldare gli interessi su entrambi i bond entro 30 giorni dalle rispettive scadenze, altrimenti risulterebbe inadempiente.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, inoltre, Evergrande non avrebbe pagato gli interessi in scadenza lunedì ad almeno due dei suoi maggiori creditori bancari, confermando così le anticipazioni del governo cinese al sistema finanziario della settimana scorsa.
Le previsioni degli analisti
Mentre il mondo finanziario discute su un possibile nuovo caso Lehman per l’economia cinese, molti analisti ritengono concrete le possibilità di default per Evergrande.
Secondo Citigroup, Fidelity e AllianceBernstein queste possibilità restano, ma aggiungono che le autorità cinesi potrebbero intervenire per impedire la crisi del gigante, viste le possibili ricadute sul sistema finanziario e per l’economia.
Anche da S&P Global Ratings ritengono questo intervento possibile, ma solo nel caso in cui la stabilità del sistema sia a rischio, e non prima che questo rischio diventi evidente.
L’intervento della Banca centrale cinese
In attesa che la posizione di Evegrande si chiarisca, la banca centrale ha aumentato la sua iniezione di denaro a breve termine nel sistema finanziario.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’intervento della Banca nazionale cinese nel sistema bancario nella giornata di venerdì sarebbe stato di 120 miliardi di yuan, corrispondente a 18,6 miliardi di dollari, mentre nel corso del giorno seguente l’intervento risultava ancora maggiore.
Secondo molti analisti, l’intervento della banca centrale aveva lo scopo di calmare le acque nel mercato finanziario, preoccupato dalla crisi di Evergrande, “cercando di prevenire il contagio nell’economia reale o in altri settori”, secondo Eugene Leow, senior rates strategist di DBS Ltd. a Singapore.
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