Panico Turchia, si scappa a gambe levate da lira, bond e banche

Laura Naka Antonelli

21/03/2025

Si scappa dalla Turchia: borsa Istanbul -8% anche dopo intervento tassi della Banca centrale. A essere scaricati anche i titoli di Stato e la lira turca.

Panico Turchia, si scappa a gambe levate da lira, bond e banche

Niente da fare: neanche l’intervento improvviso della Banca centrale della Turchia che, nella giornata di ieri ha annunciato un rialzo dei tassi di interesse sui prestiti interbancari overnight pari a +200 punti base, dal 44% al 46%, nel tentativo disperato di tamponare l’emorragia che ha colpito la lira turca, è riuscito a frenare la violenta carica di sell che si è abbattuta da mercoledì scorso sugli asset finanziari del Paese.

L’ondata di sell contro gli asset della Turchia è partita due giorni fa, quando i mercati sono stati travolti dalla notizia relativa all’arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

L’arresto è avvenuto a pochi giorni dalle primarie del Partito popolare repubblicano, che si terranno dopodomani, domenica 23 marzo 2025. In questo modo, il presidente della Turchia Erdogan ha deciso praticamente di mettere fuori gioco Imamoglu, bloccando la sua partecipazione alle elezioni presidenziali.

Nuovo tonfo per la Borsa di Istanbul, tonfo fino a -8% anche dopo rialzo tassi Banca centrale

Oggi, venerdì 21 marzo 2025, altra giornata di forti smobilizzi sulla borsa di Istanbul, sui titoli di Stato e sulla lira turca. Per ben due volte nella sessione odierna, il trading delle azioni scambiate alla borsa di Istanbul è stato sospeso. Con la ripresa delle contrattazioni l’indice azionario benchmark della Turchia BIST-100 ha puntato di nuovo con decisione verso il basso, capitolando fino a oltre l’8%.

A essere scaricate soprattutto le azioni delle banche, con l’indice di riferimento che è precipitato fino a -8,5%.

Risultato: l’indice della borsa di Istanbul BIST-100 si avvia a chiudere la settimana con un tonfo pari a -15% su base settimanale, il più sostenuto dalla crisi finanziaria mondiale esplosa nell’ottobre del 2008, dopo il crollo storico di mercoledì, pari a -9% circa.

Vendite scatenate su titoli di Stato e lira turca

Nuova caduta libera anche per i titoli di Stato della Turchia, che hanno visto i rendimenti decennali schizzare oltre la soglia del 30% - dopo lo scatto di ben 100 punti base nella sola seduta di mercoledì scorso - e i rendimenti a due anni volare al di sopra del 48%.

A un valore che oscilla al di sopra del 30%, i rendimenti dei bond turchi sono vicini a testare il record assoluto toccato a novembre del 2024, pari al 31,19%.

Nuovi sell anche sulla lira turca che l’altro ieri era crollata fino a -4% nei confronti delle principali valute del mondo. Oggi il rapporto EUR-TRY, ovvero il rapporto tra l’euro e la lira turca segna un nuovo balzo, che porta il cambio a salire a quota 41,32 circa, mentre il rapporto USD/TRY, ovvero tra il dollaro americano e la lira balza a oltre quota 38.

La lira turca scende dunque di nuovo, in ripresa tuttavia dai minimi record che aveva testato quando era crollata fino a quota 42 nei confronti del dollaro dopo la notizia dell’arresto di Imamoğlu.

L'effetto dell'improvviso rialzo dei tassi da parte della Banca centrale della Turchia sul cambio dollaro-lira turca L’effetto dell’improvviso rialzo dei tassi da parte della Banca centrale della Turchia sul cambio dollaro-lira turca A sorpresa la Banca centrale della Turchia (CBRT) ha alzato i tassi sui prestiti overnight di 200 punti base, portandoli al 46%, nella giornata di giovedì 20 marzo 2025.

Come si muoverà a questo punto la Banca centrale della Turchia con i tassi. L’attenti di JPMorgan

L’economista Mustafa Sönmez ha riferito ad AGBI (Arabian Gulf Business Insight) che la Banca centrale della Turchia ha agito per dimostrare ai mercati di essere pronta a intervenire per ristabilire la calma sui mercati.

Il rialzo è avvenuto per “dimostrare che la banca centrale è attenta ai rischi, e per dare l’impressione di avere il controllo e di agire quando necessario”, ha rimarcato l’esperto. E tuttavia, gli investitori hanno continuato a mollare gli asset turchi anche nella giornata di oggi.

Gli ultimi sviluppi hanno affossato la speranza che la Banca centrale della Turchia continui a tagliare i tassi di interesse del Paese che, a seguito delle sforbiciate pari a 750 punti base dal meeting di dicembre, sono stati portati al 42,5%, sulla scia dell’indebolimento dell’inflazione.

Di fatto, la mossa a sorpresa della Banca centrale turca, ha spiegato Serhat Baskurt, responsabile della divisione di trading algoritmico di ALB Yatırımmette fine alle aspettative di un taglio dei tassi ad aprile (in calendario il prossimo 17 aprile), e ha scatenato il sell off sulle azioni delle banche”.

Anche la divisione di ricerca di JPMorgan ha detto di prevedere che, dopo la stretta di ieri, la Banca CBRT confermerà i tassi principali del Paese al 42,5% nella prossima riunione di aprile, per tornare a tagliare soltanto a partire dal prossimo 19 giugno.

Gli esperti del colosso di Wall Street hanno affermato inoltre che c’è ancora incertezza sul rischio che gli sviluppi provochino uno “shock più grande sul sentiment.

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