La crisi tedesca continua a mietere vittime: una nota azienda di wurstel è in fallimento. Il declino industriale della Germania prosegue e non risparmia marchi popolari.
La Germania in piena crisi industriale continua a collezionare pessime notizie per la sua economia.
Mentre il Paese si prepara a formare un nuovo Governo dopo il voto del 23 febbraio che ha decretato la vittoria dei conservatori CDU/CSU e del prossimo cancelliere Merz, le sfide per l’esecutivo che verrà - probabilmente una coalizione con l’SPD dell’uscente Scholz - sono tutte economiche.
La cronaca industriale tedesca, infatti, non smette di raccontare storie di sofferenza profonda di quel tessuto industriale un tempo motore e forza della nazione. In questo contesto debole e incerto, nemmeno i famosi e popolari wurstel si sono salvati dal tracollo: la celebre azienda Meisters Bautzen, conosciuta soprattutto per le sue salsicce - piatto molto apprezzato in Germania - ha dichiarato fallimento.
La crisi economica si sta quindi aggravando visto che l’ondata di insolvenze continua. Le ragioni sono molteplici, ma l’incertezza e i costi elevati rappresentano ormai un problema per tutti, che richiede interventi urgenti e mirati. Nemmeno il noto produttore di salsicce è stato risparmiato.
Germania, nota azienda di wurstel dichiara bancarotta. Cosa succede?
L’industria degli insaccati sta attraversando un periodo difficile in Germania e continua a perdere pezzi. Questa volta è finita sotto i riflettori la nota azienda Meisters Wurst- und Fleischwaren di Bautzen, dichiarata insolvente.
Il 19 febbraio 2025 il tribunale distrettuale di Dresda ha avviato una procedura di insolvenza preliminare sui beni della Meisters Wurst- und Fleischwaren Bautzen GmbH. L’avvocato Henry Girbig è stato nominato curatore fallimentare provvisorio. Nonostante le difficoltà economiche causate dall’aumento dei costi e dall’interruzione della produzione di una settimana, ci sono buone prospettive per una ristrutturazione di successo.
L’amministratore delegato ha informato direttamente il suo team della crisi. “La situazione attuale non è facile e la strada da percorrere è accidentata, ma insieme abbiamo creato una solida base che mi consente di guardare al futuro con ottimismo”, ha dichiarato Karl Dominick.
Anche il consulente fallimentare è fiducioso. Ci sono già delle buone idee per una nuova configurazione. Per il momento non c’è alcun rischio di perdita per le buste paga dei lavoratori. Gli stipendi dei 56 dipendenti sono garantiti fino a marzo.
Questi i fatti, ma cosa si cela dietro l’ennesimo allarme concreto di fallimento aziendale il Germania?
L’ombra dei fallimenti sull’industria tedesca
Come molte aziende del settore, anche la Meisters Bautzen risente dell’aumento dei costi dell’energia, dei salari e delle materie prime. A ciò si aggiungono il calo degli ordini in entrata dovuto alla riluttanza dei consumatori ad acquistare, la perdita di attività di esportazione verso Vietnam e Danimarca in seguito a un caso di afta epizootica presso un fornitore e l’aumento dell’imposta sulla CO₂ in Danimarca.
La fabbrica di salsicce non è riuscita a produrre per una settimana. Normalmente ogni settimana escono dallo stabilimento in Sassonia fino a 40 tonnellate di merce.
La somma di questi fattori è stata esplosiva per l’azienda, che ora lotta per la sopravvivenza.
Meisters Bautzen rifornisce rivenditori rinomati in Germania come Edeka, Globus, Norma, Selgros, Rewe e Kaufland con prodotti di gastronomia e salumi. L’azienda è un importante datore di lavoro nella regione e gestisce anche uno spaccio aziendale e un negozio online tramite Amazon.
Le prossime settimane saranno cruciali per stabilire se l’azienda riuscirà a uscire dalla crisi e se sarà possibile garantire un futuro stabile al marchio tradizionale. Da evidenziare, che questo fallimento non è un caso isolato nel settore.
Meisters Wurst- und Fleischwaren è uno dei tanti. Un noto produttore di salsicce della Sassonia-Anhalt rischia la chiusura, mentre un famoso discount nella zona della Ruhr è fallito. Anche una conosciuta catena di salsicce della Renania Settentrionale-Vestfalia è andata in bancarotta.
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