Croazia nell’eurozona: cosa cambia ora per l’Italia

Giorgia Bonamoneta

01/01/2023

La Croazia è ufficialmente entrata nell’eurozona. L’ingresso segna un momento storico, festeggiato da tutti i leader europei, che comporterà cambiamenti anche per l’Italia. Ecco quali.

Croazia nell’eurozona: cosa cambia ora per l’Italia

La Croazia entra nell’eurozona e nell’aria Schengen. È la ventesima nazione ad adottare l’euro e il sistema di facilitazione della circolazione dell’area Schengen.

La Croazia festeggia un inizio dell’anno storico, che va festeggiato per utilizzare le parole del ministro degli Esteri Gordan Grlic Radman. C’è entusiasmo anche tra il resto dei leader europei e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha celebrato la Croazia con il primo Ministro croato Andrej Plenkovic. I festeggiamenti sono avvenuti al valico di Bregana-Obrezje, dove Plenkovic ha offerto un caffè a von der Leyen pagando in euro come simbolo dell’avvenuto ingresso nell’eurozona.

Il passaggio in euro avverrà gradualmente, con due settimane di coesistenza, mentre il cambio di valuta sarà consentito fino al 31 dicembre 2023, momento in cui finirà l’obbligo di indicare i prezzi in entrambe le monete. Ma cosa cambia per l’Italia? L’ingresso della Croazia nell’eurozona avrà delle conseguenze anche per il nostro Paese. A partire dal primo giorno quando verranno aboliti i valichi di confine con la Slovenia e l’Ungheria, fino alla modifica di controlli aeroportuali. L’ingresso nell’area Schengen infatti garantisce alcuni benefici, ecco quali sono.

La Croazia entra nell’eurozona e nell’area Schengen: un passo storico

Il passo storico dell’ingresso della Croazia nell’eurozona e nell’area Schengen è stato immortalato in diversi momenti. In tutto il paese ci sono state diverse cerimonie tra cui quelle al confine con la Slovenia e con l’Ungheria, ma anche al centro della capitale Zagabria. Sono stati tutti momenti altamente simbolici, come quando Plenkovic ha pagato per la prima volta un caffè con gli euro o il bancomat della capitale ha rilasciato una banconota da 50 euro, fino al ministro dell’Interni croato Davor Bozinovic che ha premuto il pulsante per alzare la rampa un’ultima volta per aprire il passaggio alle automobili senza più controlli.

Un momento storico importante nel quale da entrambe le parti, Europa e Croazia, ci si assume la responsabilità di portare a compimenti gli impegni e le aspettative. Messaggi di auguri anche da parte della presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde che commento con un benvenuto alla Croazia per essere entrata nella famiglia dell’euro e al tavolo del consiglio direttivo della Banca Francoforte.

Non sono mancare neanche le felicitazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che su Twitter ha lasciato un messaggio di augurio:

@Quirinale
#Mattarella: Oggi la #Croazia entra nello spazio Schengen e nell’Eurozona. Un risultato importante per il progetto europeo e per il popolo croato, a cui faccio i miei migliori auguri. Spero che presto altri Paesi raggiungano lo stesso obiettivo, a beneficio di tutta l’Ue.
10:51 AM 1 gen 2023

Cosa cambia per l’Italia con l’ingresso della Croazia nell’Eurozona?

L’ingresso del ventesimo Paese nell’eurozona porta benefici anche all’Italia. Lo confermano le parole von der Leyen che non solo ha ricordato come la Croazia deve essere fiera di entrare nell’eurozona, ma anche della rinnovata capacità di attrarre investimenti, di creare nuovi posti di lavoro, far crescere l’economia e poter diventare un hub energetico europeo per le fonti rinnovabili.

Cambieranno anche i rapporti tra Croazia, l’Italia e il resto dei Paesi dell’Unione con l’abolizione dei valichi di confine con Slovenia e Ungheria per esempio o con l’estensione della libera circolazione, senza controlli alle frontiere, per 420 milioni di persone che vivono in Europa. Cambiano per esempio i periodi di tempo in cui si può restare in un paese come turisti, ma sono semplificati anche i trasferimenti di lavoro.

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