La tassa sugli extra-profitti manda in rosso le banche, ma BPM è da tenere in portafoglio per gli analisti. Vediamo una strategia con i Turbo Certificates di BNP Paribas.
La situazione grafica del titolo Banco BPM rimane positiva nonostante il crollo di ieri. Nel primo semestre dell’anno, la banca milanese ha registrato un utile netto di 624 milioni di euro, in aumento del 77% rispetto al 2022, trainato da un miglioramento delle prospettive macroeconomiche. Nel secondo trimestre, l’utile è stato di 359,1 milioni di euro, crescendo del 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il margine di interesse (che sarà oggetto della nuova tassa del governo) è stato notevole, raggiungendo 1,553 miliardi di euro, con un aumento del 49,4% rispetto al 2022. Anche il risultato della gestione operativa è migliorato, passando a 1,3 miliardi di euro, segnando un aumento del 28,2%.
Le commissioni sono leggermente diminuite del 2%, mentre gli oneri operativi sono cresciuti dell’1,4%. Il Gruppo ha adottato una strategia di riduzione del rischio che ha portato a una diminuzione degli NPL, rappresentando solo il 3,8% dei crediti lordi rispetto al 4,8% dell’anno precedente. Il costo del credito è diminuito a 48 punti base annualizzati rispetto ai 62 punti base del 2022, con una copertura significativa dei crediti deteriorati.
La posizione finanziaria è solida, con un CET1 Ratio salito al 14,8% rispetto al 12,8% del 2022, e il cost income ratio è migliorato al 49,5%. La banca ha incrementato le prospettive di guadagno per il 2023, con un Eps previsto di 80 centesimi di euro rispetto agli 0,75 euro precedenti, e proietta ulteriori miglioramenti nel 2024. Gli analisti di Mediobanca consigliano di avere il titolo in portafoglio, evidenziando una redditività quasi raddoppiata in due anni. La banca prevede un aggiornamento del Piano Strategico nel quarto trimestre di quest’anno.
Prima di vedere la nuova strategia con un Turbo Unlimited Certificates di BNP Paribas, analizziamo i livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica Banco BPM: strategie operative
Dopo la brusca frenata di ieri, il titolo Banco BPM si allontana dai recenti massimi sprofondando sui 4 euro. La correzione ha portato i prezzi a contatto con la trend line che sale dai minimi della scorsa estate, in corrispondenza di un area volumetrica di rilievo. Inoltre ieri sul grafico è comparsa una candela di tipo «gravestone doji» che potrebbe rafforzare la validità del supporto. Mantenere questo livello è cruciale per il trend ascendente di lungo periodo, con obiettivi a 4,44 e 4,60 euro. Il superamento potrebbe indicare ulteriori guadagni fino a 4,75 euro e oltre. Al contrario, la violazione netta di area 3,95-4 potrebbe portare i corsi a 3,80 euro, per il test del 61,8% di retracement del rialzo partito a marzo, poi fino a 3,60 euro.
Banco BPM, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:
Trigger: livelli attuali
Primo target: 4,30 euro
Secondo target: 4,50 euro
Stop loss: 3,95 euro
Banco BPM: strategia long con i Turbo Unlimited Long Certificate di Bnp Paribas
Nell’ipotesi di una strategia «long» su Banco BPM interveniamo sui livelli attuali per target a 4,30 e 4,50 euro, con stop loss localizzato a 3,95 euro.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Long di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1OJX5 e leva 4,30.
Banco BPM: strategia short con i Turbo Unlimited Short Certificate di Bnp Paribas
Se invece ipotizziamo una strategia «short» su Banco BPM, occorre attendere la violazione di 3,90 con stop loss localizzato a 4,18 e obiettivi a 3,80 e 3,60 euro.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Short di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1T5I2 e leva 5,40.
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