Il crollo del turismo causato dal coronavirus sta avvantaggiando alcune economie e penalizzandone altre. Dove si colloca l’Italia in questo quadro?
Il crollo del turismo causato dall’avvento del coronavirus ha avuto un impatto dirompente sulle economie di diversi Paesi, soprattutto di quelli maggiormente esposti al settore.
In questo contesto si sono inserite le perdite dell’Italia, che nei mesi più drammatici della pandemia hanno tenuto con il fiato sospeso.
Secondo le ultime indagini, il Belpaese non sarà però il più colpito dal crollo del turismo, mentre altre economie si riveleranno addirittura avvantaggiate rispetto alle colleghe.
Crollo turismo: i Paesi più colpiti e quelli avvantaggiati
Stando a una recente indagine condotta dagli esperti di Citigroup i Paesi maggiormente colpiti dal crollo del turismo saranno:
- Croazia;
- Grecia;
- Portogallo.
L’impatto dunque risulterà maggiore per quelle piccole economie che, come fatto notare dagli analisti, hanno un ampio surplus di servizi di turismo internazionale; in pratica quei Paesi che contano molto sui viaggi dei turisti stranieri. La riduzione degli spostamenti derivante dal coronavirus sarà particolarmente pesante per questi Stati.
Allo stesso modo, il crollo del turismo non avrà effetti sulle economie più grandi che presentano deficit nel “travel trade”. Germania e Regno Unito in verità risulteranno addirittura avvantaggiate da questa situazione poiché i cittadini non si sposteranno all’estero come di consueto ma preferiranno passare le vacanze all’interno dei confini nazionali contribuendo all’economia domestica.
Ancora una volta, dunque, lo shock del coronavirus sarà asimmetrico e questo a causa del diverso peso del turismo nei vari Stati.
E l’Italia?
Nonostante basi il 15% circa del proprio PIL sul turismo, il Belpaese non è stato inserito nella lista dei più colpiti dal crollo del settore.
Secondo gli analisti infatti le perdite derivanti dalla mancanza di turisti stranieri verranno in qualche modo compensate dall’aumento della spesa domestica. In questo, lo Stivale riuscirà a fare meglio della Spagna:
“Nel 2019 i turisti esteri hanno speso l’equivalente del 2,5% del PIL, mentre la quota spesa dagli italiani all’estero è stata dell’1,5% del PIL. Più’ ampia la forbice della Spagna: i turisti esteri hanno speso il 6% del PIL iberico, mentre gli spagnoli all’estero hanno speso solo il 2% del PIL”.
L’Italia dunque non sarà la più colpita dal crollo del turismo, ma ovviamente non riuscirà neanche ad inserirsi nel gruppo dei Paesi avvantaggiati dal trend.
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