La crescita del fintech crea problemi di cybersecurity, ma la tecnologia applicata al mondo finanziario avrà un effetto positivo: il parere di Mattia De Rosa di Microsoft
Il fintech e tutto ciò che è gestione della moneta digitale sta creando nuovi spazi di azione, di crescita, di profitti, ma anche una nuova generazione di rischi operativi e mette banche e istituzioni finanziarie di fronte al tema della cybersecurity.
Ma i punti di contatto con quello che è il mondo finanziario per come lo conosciamo sino a oggi non sono pochi.
Affrontare il tema con specialisti tecnologici come Mattia De Rosa, Solution Specialist Data & AI Director di Microsoft, ci aiuta a capire il perimetro del tema della cybersecurity nel fintech.
A cominciare dal tema della decentralizzazione, ossia di quello che oggi conosciamo come Web3. Le domande da porre sono quanto blockchain e metaverso stanno cambiando i confini della cybersecurity? Soprattutto, quanto cambia la superficie di attacco (di una banca, di una fintech e insieme dei loro clienti) e come ci si deve difendere?
Cashless & Criptovalute
24 ottobre 2022
Eataly, Porta Garibaldi (Milano)
Se una parte della risposta sta nell’avere un approccio olistico, ossia una visione ampia della protezione digitale e nel modello zero trust, un’altra va ricercata nella consapevolezza che nel mondo digitale quella tecnologia che da un lato è lo strumento usato da chi vuole attaccare le strutture finanziarie e gli utenti, è la stessa che banche e aziende finanziarie possono usare per la propria crescita.
Saper usare bene la tecnologia è dunque la chiave. Come l’intelligenza artificiale, che applicata al fintech, alla finanza digitale, serve prevalentemente a occuparsi di gestire le relazioni con i clienti, con gli stakholder, ossia fare quella che oggi si chiama customer experience. Ma, come ci spiega Mattia De Rosa in questa video intervista, c’è anche tanto altro,
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