La Legge di Bilancio 2022 è stata approvata dal Consiglio dei ministri. Il valore complessivo annunciato è stato di 30 miliardi di euro. Da dove provengono queste risorse?
Legge di Bilancio 2022 da 30 miliardi di euro complessivi: da dove vengono queste risorse?
La cifra totale si riferisce a ogni anno dei 3 programmatici e si incentra su due concetti chiave pronunciate dal ministro Franco nella conferenza stampa di presentazione della manovra: investimenti, pubblici e privati, e riduzione della pressione fiscale.
Come si finanzia la Legge di Bilancio 2022, valutata come una manovra molto espansiva? Vediamo alcuni dettagli emersi da Draghi e dal ministro dell’Economia.
Legge di Bilancio da 30 miliardi: da dove vengono le risorse?
Per comprendere come si finanzia la Legge di Bilancio 2022 occorre innanzitutto riprendere quanto affermato dalla nota del Consiglio dei Ministri, subito dopo l’approvazione:
“La legge di bilancio per il 2022 si muove sulle coordinate delineate dalla Nota di aggiornamento al Def, che prevedono la prosecuzione di una politica di bilancio espansiva al fine di sostenere l’economia e la società nelle fasi di uscita dalla pandemia da Covid-19 e di aumentare il tasso di crescita nel medio termine, rafforzando gli effetti degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”
Stimolare la crescita, in una prospettiva di aumento del PIL e raggiungimento della soglia pre-crisi nel secondo trimestre 2022, è l’obiettivo primario, ribadito da Draghi.
Per favorire questa spinta espansionistica, quel che è dato per certo finora è che dei 30 miliardi di euro di valore per ciascun anno del triennio, 23,4 sono risorse in deficit (con nuovi stanziamenti).
Da ulteriori specificazioni del Mef e del Governo è emerso che l’eliminazione del cashback libererà 1,5 miliardi di euro da destinare così alla riforma degli ammortizzatori sociali.
Per quanto riguarda la riduzione della pressione fiscale (cuneo fiscale e Irap), per esempio, 8 sono i miliardi complessivi, dei quali 6 con un nuovo stanziamento di bilancio e 2 miliardi già assegnati in precedenza.
I dettagli verranno sulle voci di spesa verranno successivamente rilevati. Draghi, comunque, ha sottolineato che le risorse messe a disposizione sono destinate alla crescita.
Il primo ministro ha ricordato che in tutto nei prossimi anni, l’Italia avrà a disposizione i fondi già stanziati, le risorse in arrivo dal Recovery Fund e i soldi stanziati ex novo dalla Legge di Bilancio (23,4 miliardi in deficit).
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