L’Eurodeputata a Money.it: in 10 anni le maglie dell’Europa si sono strette, uscire dall’Euro non è più politicamente e tecnicamente praticabile.
L’uscita dell’Italia dall’Euro è stato un tema molto caldo lo scorso decennio, a partire in particolare dalla fase in cui l’onda di risacca della crisi del 2008 arrivò a colpire il nostro Paese prima dal punto di vista della produzione economica e poi con una fase di crisi del sistema bancario (risultato inizialmente quasi immune dal contagio finanziario ma travolto poi dalle sofferenze generate della crisi economica e dall’evoluzione delle regolamentazioni).
In quegli anni emersero diverse voci nel dibatitto pubblico, tra cui ricordiamo Alberto Bagnai, Claudio Borghi, Antonio Maria Rinaldi e, appunto, Francesca Donato, che con argomentazioni invero molto solide supporto delle loro tesi, che riuscirono a prendere piede nel dibattito pubblico e politico, raccolte soprattutto ai tempi da Movimento 5 stelle e Lega, senza però arrivare mai neanche lontanamente a una prospettiva di esecuzione concreta. Anzi, dopo la Brexit del 2016 il tema ebbe un piccolo sussulto per poi finire in modo abbastanza silente per diventare irrilevante e persino tabù.
Nel frattempo i paladini dell’uscita dall’Euro sono diventati parlamentari (Borghi, Bagnai) o Eurodeputati (Rinaldi e, appunto, Donato).
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