Mercati all’insegna dell’euforia oggi, con azioni e materie prime in rally. Cosa succede e perché gòi investitori tornano ottimisti?
Scoppia il rally di azioni e metalli nei mercati oggi. Gli indici asiatici sono aumentati, sostenuti dalle azioni delle società legate alle materie prime, mentre il prezzo del rame e dell’oro è salito a livelli record.
L’ottimismo su eventuali tagli dei tassi di interesse da parte della Fed ha sostenuto il sentiment di euforia. L’indice MSCI delle azioni regionali è avanzato per il settimo giorno, con il settore materie prime che ha registrato il maggiore aumento percentuale. Le azioni giapponesi hanno guidato i guadagni, mentre anche quelle di Cina, Hong Kong e Australia hanno marciato al rialzo, così come i futures europei e statunitensi.
Negli ultimi giorni i trader che stanno perfezionando le loro scommesse sulla Fed finalmente accomodante hanno influenzato il trading sui mercati finanziari. Il Dow Jones Industrial Average delle blue chip ha chiuso per la prima volta sopra i 40.000 venerdì, e l’ottimismo sull’allentamento statunitense ha aiutato l’oro a raggiungere il massimo storico lunedì.
Cina e metalli spiccano nella giornata dei mercati, perché c’è il rally?
Le azioni asiatiche hanno aperto la settimana in rialzo ai massimi di due anni, sostenute dalle misure più vigorose adottate dalla Cina per affrontare la crisi immobiliare, oltre che dalle scommesse su un taglio dei tassi Fed più vicino.
Venerdì Pechino ha annunciato sostegni storici per stabilizzare il proprio settore immobiliare, con la banca centrale che ha agevolato 1 trilione di yuan (138 miliardi di dollari) in finanziamenti aggiuntivi e allentamento delle regole sui mutui, e i governi locali pronti ad acquistare “alcuni” appartamenti.
Queste novità hanno aiutato l’Hang Seng a raggiungere i massimo di nove mesi e i prezzi del rame sensibili alla crescita al picco di 26 mesi.
Altrove, nel settore delle materie prime, il nichel a tre mesi ha registrato un’impennata ai massimi degli ultimi nove mesi, a causa dei disordini nell’esportatore di nichel, la Nuova Caledonia. L’oro si è attestato vicino al livello record di 2.423 dollari l’oncia.
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Il mercato delle materie prime sta attirando l’attenzione anche con un certo nervosismo per le incertezze geopolitiche in Medio Oriente. Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è morto in un incidente in elicottero in una zona montuosa del Paese. L’incidente avviene in un momento di disordini nella regione per la guerra a Gaza tra Israele e Hamas, sostenuto dall’Iran. Nel frattempo, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha rinviato un viaggio programmato di quattro giorni in Giappone a causa delle preoccupazioni per la salute del re.
I futures del greggio Brent hanno toccato il massimo di una settimana di 84,14 dollari al barile all’inizio degli scambi, per poi freddarsi.
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