Che cos’è il danno biologico e a quanto ammonta il risarcimento? Ecco la guida con le tabelle utili per il calcolo del risarcimento.
Il danno biologico, in generale, consiste nella lesione dell’integrità della persona, bene primario e costituzionalmente garantito. Ne deriva che la lesione può essere fisica o psichica, reversibile o permanente, e compromette quelle attività del soggetto considerate vitali.
A tal proposito la Corte di Cassazione, con la sentenza 11039/2006, sancisce che il danno biologico consiste nelle “ripercussioni negative, di carattere non patrimoniale e diverse dalla mera sofferenza psichica, della lesione psicofisica”.
Il danno biologico è quindi un danno di tipo non patrimoniale ma che lede un diritto costituzionalmente garantito, per cui è risarcibile ai sensi dell’art. 2043 del Codice Civile.
Qualificandosi in generale come un danno alla salute, rientrano in questa fattispecie incidenti stradali o errori del chirurgo che causano invalidità al paziente.
Ci si chiede a tal proposito come fare per effettuare il calcolo del risarcimento per danno biologico; di seguito vi daremo le indicazioni utili per farlo, ma prima è importante ricordare che il nostro nostro ordinamento determina ad oggi unicamente l’importo per danni lievi da lesioni micropermanenti (con invalidità inferiore al 9%). Per infortuni di maggiore entità è invece necessario rivolgersi alle tabelle di Roma o - soprattutto - Milano.
Cos’è il danno biologico?
Il danno biologico è una tipologia di lesione riconosciuta che è recata all’integrità psico-fisica della persona. Il danno biologico, e il relativo risarcimento, servono a tutelare l’integrità e la salute della persona: un diritto che risulta protetto sin dalla Carta Costituzionale.
Questo è un danno non patrimoniale, insieme ai danni morali e a quelli esistenziali.
Una sentenza della Corte di Cassazione (la n°26972/2008) ha però specificato come il danno non patrimoniale è categoria generale che non ammette sottocategorie se non con valore puramente descrittivo. Al danno biologico va però riconosciuta una portata tendenzialmente onnicomprensiva.
Calcolo risarcimento danno biologico per lesioni micro-permanenti
Il danno biologico da lesioni micro-permanenti è l’unico ad essere stato disciplinato mediante legge e, quindi, permette un calcolo più accurato del risarcimento. Nel dettaglio, per lesioni micro-permanenti si intendono quel tipo di infortuni che danno luogo ad una percentuale di invalidità fino a 9 punti percentuali.
Per dare luogo al risarcimento del danno le lesioni in questione devono essere verificabili fattivamente. In materia di calcolo dell’indennità da lesioni micropermanenti è intervenuto il D.lgs. 1/2012 (art. 32) che indica come:
“Le lesioni di lieve entità, che non siano suscettibili di accertamento clinico strumentale obiettivo, non potranno dar luogo a risarcimento per danno biologico permanente” (c. 3-ter).
“È risarcito solo a seguito di riscontro medico legale da cui risulti visivamente o strumentalmente accertata l’esistenza della lesione” (c. 3-quater).
Per danno da lesioni micropermanenti è quindi necessario un riscontro verificabile per mezzo di medico legale attuabile sia visivamente, sia per mezzo di strumenti diagnostici come radiografia o ecografia.
Inoltre il danno biologico sussiste indipendentemente da una diminuzione della capacità del soggetto di poter produrre reddito.
Il calcolo del risarcimento da danno biologico è suscettibile, nel caso di lesioni micropermanenti, di due tipologie di valutazioni distinte. Ciò è dovuto al differente calcolo per danno biologico che viene operato in caso di infortuni con effetti permanenti o temporanei.
Per capire quanto spetta per ogni percentuale di invalidità riferita ad un danno micropermanente potete scaricare la tabella - pubblicata da Altalex - che trovate di seguito, pubblicata dall’articolo 139 del d.lgs 209/2005 e aggiornata dal D.M. del 17 luglio 2017.
Risarcimento del danno biologico per lesioni permanenti
Ad oggi le tabelle di Milano sono - insieme alla tabella unica nazionale sul danno biologico micropermanente - lo strumento più utilizzato dalle corti giudiziarie italiane per la quantificazione del danno non patrimoniale.
Queste si utilizzano per il calcolo del risarcimento per danno biologico di grave entità psico-fisica, o anche per la perdita o la grave lesione del rapporto parentale.
A tal proposito nelle nuove tabelle - pubblicate il 14 marzo scorso - c’è stato un incremento di 98€ giornalieri per l’inabilità assoluta provocata riferita al danno biologico, come potete vedere scaricando il file seguente.
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