Stretta del governo contro la criminalità giovanile, pronto un decreto: per i maggiori di 14 anni colpevoli di reati può scattare il divieto a cellulari e social, possibili anche multe ai genitori.
Decreto criminalità giovanile, sta iniziando a circolare la bozza del dl in discussione al pre Consiglio dei ministri, mentre il Cdm vero e proprio si svolgerà domani. Sono diverse le novità che il governo è pronto a licenziare dopo i recenti fatti di violenza che hanno visto come protagonisti dei giovanissimi.
“Conto che in Consiglio dei ministri domani ci sia un provvedimento a proposito di baby gang e delinquenza minorile, che aumenta i controlli e le sanzioni - ha dichiarato Matteo Salvini a Rtl 102.5 poco prima del pre Cdm -. Abbassare l’età per essere imputabili è utile perché il 14enne che gira con un coltello o con una pistola, è capace di intendere e volere e se sbaglia, se uccide, se rapina, se spaccia deve pagare come paga un 50enne”.
Nel dettaglio il pre Consiglio dei ministri ha preso in esame un dl di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile. Una stretta che da giorni è stata annunciata da parte del governo.
Dalle multe ai genitori al daspo urbano fino al divieto di utilizzo dei cellulari e dei social ai maggiori di 14 anni che compiono un reato, vediamo quali sarebbero i principali punti del decreto criminalità giovanile.
Decreto criminalità giovanile: cosa ha deciso il governo
Come riporta l’Ansa, queste sono le principali novità contenute nel decreto criminalità giovanile che domani sarà all’esame del Consiglio dei ministri.
- L’avviso orale, con convocazione del minore da parte del questore, può essere rivolto anche ai soggetti minori di diciotto anni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età.
- Se il soggetto al quale è stato notificato l’avviso risulta condannato, anche con sentenza non definitiva, per delitti contro la persona, il patrimonio ovvero inerenti ad armi o droga, il questore può proporre al tribunale il divieto di utilizzare ’piattaforme o servizi informatici e telematici specificamente indicati nonché il divieto di possedere telefoni cellulari’.
- Il minore al di sopra dei 14 anni può essere sottoposto alla procedura di ammonimento da parte del questore.
- Nei confronti di chi era tenuto alla sorveglianza del minore o all’assolvimento degli obblighi educativi è applicata la sanzione amministrativa pecuniaria da 200 euro a 1.000 euro.
- Fino a due anni di carcere per chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione obbligatoria.
- Non ha altresì diritto all’Assegno di inclusione il nucleo familiare per i cui componenti minorenni non sia documentata la regolare frequenza della scuola dell’obbligo.
- Qualora le persone indicate siano pericolose per la sicurezza pubblica e si trovino in un comune diverso dai luoghi di residenza o di dimora abituale, il questore può ordinare loro di lasciare il territorio del comune entro un termine non superiore a quarantotto ore, inibendo di farvi ritorno, senza preventiva autorizzazione, per un periodo non inferiore a sei mesi e non superiore a quattro anni
Per quanto riguarda il comune di Caivano, il governo ha deciso di stanziare 30 milioni per un piano di interventi infrastrutturali e di riqualificazione: al fine di garantire tempi celeri, è stato previsto anche un commissario straordinario per l’attuazione.
Quando sarà reso noto il testo completo del decreto potrebbero emergere anche altri provvedimenti, con il governo che dopo i recenti casi di violenza appare intenzionato a usare il pugno duro nei confronti dei minori che compiono reati.
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