Decreto Pnrr, tutte le novità e le modifiche al piano per non perdere i 209 miliardi dall’Ue

Giacomo Andreoli

06/04/2023

La commissione Bilancio del Senato ha approvato il nuovo decreto Pnrr, con varie modifiche al Piano per provare a salvare i 209 miliardi dall’Ue, mentre Raffaele Fitto lavora a una revisione generale.

Decreto Pnrr, tutte le novità e le modifiche al piano per non perdere i 209 miliardi dall’Ue

La trasformazione in legge del decreto Pnrr sta per vedere la luce. La commissione Bilancio del Senato ha approvato il testo, che ora passa in aula. All’interno ci sono varie modifiche al Piano italiano di ripresa e resilienza, a partire da una nuova governance per velocizzare la realizzazione delle opere.

Nel frattempo il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, lavora a un tagliando generale per proporre poi alla Commissione Ue modifiche complessive e sostanziali, con rimodulazione di alcuni investimenti e spostamento di altri sui fondi di coesione europei e sulle quote del Repower Eu, il fondo destinato ai progetti green.

Fitto sarà in Parlamento entro metà aprile, per aggiornare le Camere e replicare alle accuse di star sperperando 209 miliardi di euro in arrivo dall’Ue. Nel frattempo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che secondo alcune indiscrezioni di stampa avrebbe paura che gli inciampi sul Piano siano usati dai governi francese, spagnolo e tedesco per fiaccarla prima delle prossime elezioni europee. Oltre alla nuova governance quali sono le ultime novità del decreto con le modifiche al piano?

Modifiche al Pnrr, le novità per la Pa e sullo Spid

Il decreto modifica le norme sulla Pubblica amministrazione, con la possibilità per gli enti locali di stabilizzare i precari assunti per diversi progetti europei. Ci sono poi misure per velocizzare i pagamenti della Pa.

Cambia, poi, lo Spid, il Sistema pubblico di identità digitale. La nuova norma “ponte” da 40 milioni di euro ai gestori per gli adeguamenti tecnologici che sono necessari per applicare le nuove modalità operative imposte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Arriva quindi l’estensione della possibilità di un incarico retribuito ai vertici dell’amministrazione pubblica per chi è in pensione fino al prossimo 2026.

I cambiamenti per rinnovabili e dissesto idrogeologico

Quanto alle rinnovabili, poi, arrivano altri 41 milioni di euro da spendere tra il 2025 e il 2027 per il polo siderurgico di Piombino, mentre partono nuovi progetti legati al Giubileo 2025 di Roma, da realizzare senza barriere architettoniche. Si sblocca poi l’iter per la realizzazione dell’Einstein Telescope in Sardegna.

Via libera, inoltre, a un emendamento che prevede l’uso del dipartimento Casa Italia della presidenza del Consiglio dei ministri per contrastare il dissesto idrogeologico.

Le altre novità

E ancora: nel decreto c’è la proroga di 24 mesi per i permessi, i certificati e le autorizzazioni per gli interventi per la rete a banca ultra larga. Vengono prorogati fino a dicembre, quindi, i tempi per l’emanazione dei decreti attuativi della riforma Cartabia sulla magistratura.

Infine per quanto riguarda l’università arriva la proposta di modifica degli investimenti sulle residenze universitarie. Un emendamento prevede un nuovo regime autorizzatorio delle strutture: riguarderà la realizzazione di 60mila posti letto previsti dalla riforma 1.7 del Pnrr.

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