Il governo potrebbe riaprire: cinema, teatri, stadi e discoteche sono i luoghi interessati dall’imminente decreto. Addio alle mascherine?
Il governo ha intenzione di riaprire gradualmente le attività ludiche e ricreative. Fonti da Palazzo Chigi affermano che il governo dovrebbe presto approvare un decreto che prevede nuove riaperture: cinema, teatri, stadi e discoteche sono i luoghi interessati dall’imminente provvedimento
Il Cts ha già dato il via all’ampliamento della capienza per le attività di cui sopra; il governo dovrebbe far confluire queste indicazioni in un decreto, oltre che prevedere l’abolizione dell’uso delle mascherine e del distanziamento sociale.
Nello specifico, è il ministro della Salute, Roberto Speranza, ad annunciare i primi provvedimenti, attesi già nei prossimi giorni: “Lavoreremo nel Consiglio dei ministri della prossima settimana alle riaperture e all’ampliamento della capienza massima”.
Ampliamento della capienza e abbandono delle mascherine
Il Comitato tecnico-scientifico ha dato il via libera all’aumento della capienza per cinema, teatri, stadi, palazzetti dello sport e sale da concerto. Per gli esperti del Cts si registra una “evoluzione positiva del quadro epidemiologico e dell’andamento della campagna vaccinale” che permette di procedere con un allentamento delle misure in vigore, almeno quelle riguardanti la capienza di questi impianti e luoghi.
Viene quindi previsto per cinema, teatri e sale da concerto “un aumento della capienza massima delle strutture al 100% e all’80% al chiuso in zona bianca”. Quindi capienza massima in caso di eventi all’aperto e all’80% al chiuso.
Per gli stadi invece, dichiara sempre il Cts:
Deve essere rispettata utilizzando tutti i settori e non solo una parte al fine di evitare il verificarsi di assembramenti in alcune zone e che siano rispettate le indicazioni all’uso delle mascherine chirurgiche e ci sia la vigilanza sul rispetto delle prescrizioni.
Resta però saldo un principio: tutte le riaperture devono avvenire con gradualità, in modo da poter monitorare l’andamento della curva e l’eventuale effetto di questo alleggerimento delle misure restrittive. Se le cose dovessero andare male - analizzando la questione gradualità - si potrebbe però ritornare alla capienza iniziale.
Infatti, finora la partecipazione ad eventi del genere era limitata per via della pandemia, i posti contingentati per svolgere queste attività in sicurezza potrebbe diventare un ricordo.
Inoltre, il sottosegretario Pierpaolo Sileri compie un passo in più per quanto riguarda mascherine e distanziamento sociale:
I numeri di queste settimane, dopo le riaperture non solo delle scuole ma di tutte le attività, stanno andando molto bene. È chiaro che andando avanti con la vaccinazione, se i numeri dovessero mantenersi così o addirittura abbassarsi, anche le quarantene dovranno essere ridotte per i vaccinati, così come nel tempo abbandoneremo distanza e mascherina.
Sileri però precisa che le aperture e l’abolizione delle restrizioni rimangono in funzione della campagna vaccinale: “Non significa che abbandoneremo distanza e mascherine domani, ma quando la vaccinazione sarà andata avanti e i numeri saranno ulteriormente migliorati”.
Riapertura delle discoteche e green pass
Per quanto riguarda le discoteche, le affermazioni del sottosegretario Pierpaolo Sileri sembrano rassicurare gli amanti della pista:
Con l’introduzione del green pass il freno a mano sulle discoteche può essere tolto. Ma deve essere fatto in sicurezza e aspetterei il controllo dei dati dei primi di ottobre, a seguito delle aperture. Se sono buoni (i dati N.d.A.) con il green pass la discoteca è un luogo sicuro.
Sempre sulle discoteche, il sottosegretario assicura che non c’è nessun pregiudizio verso i gestori di quest’ultime. Il problema, secondo il governo, è la promiscuità che viene necessariamente a presentarsi in questi luoghi. Oltre all’impossibilità di garantire il distanziamento sociale nelle discoteche mancherebbe anche un controllo effettivo sull’utenza.
Ogni aspetto fin qui affrontato però ha una pregiudiziale: il successo della campagna vaccinale, come ha anche affermato più volte il governo nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa.
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