Nuove detrazioni sui redditi da lavoro dipendente in arrivo: sarà pari ad 80 euro il nuovo bonus riconosciuto, a partire dal 1° luglio 2020, grazie al taglio al cuneo fiscale. L’importo sarà pieno da 28.001 e fino a 35.000 euro di reddito e decrescente fino a 40.000 euro.
Detrazioni lavoro dipendente, nel 2020 la busta paga sarà più pesante grazie al nuovo bonus in arrivo.
La novità, in arrivo grazie al decreto per il taglio sul cuneo fiscale a cui il Governo ha dato il via libera nella serata del 23 gennaio, interesserà lo stipendio di 16 milioni di lavoratori dipendenti.
Il provvedimento prevede che dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 i lavoratori dipendenti ottengano un bonus, in busta paga o in detrazione, in base alla fascia di reddito a cui appartengono.
Per la fascia di reddito dagli 8.200 euro fino ai 28.000 l’incentivo sarà erogato come bonus in busta paga: per la seconda metà dell’anno, i lavoratori dipendenti si troveranno 600 euro in più.
Ma non per tutti i lavoratori funzionerà così: per i lavoratori dipendenti con reddito dai 28.000 euro fino ai 40.000 euro, il bonus si trasforma in una detrazione fiscale, che diminuisce in corrispondenza al crescere del reddito.
Arrivati ai 40.000 euro, la detrazione si azzera.
Come funzionerà il nuovo bonus? Per tutti i dettagli è necessario attendere il testo del decreto MEF, ma è possibile farsi un’idea analizzando come funzionano oggi le riduzioni d’imposta sui redditi da lavoro.
Detrazioni lavoro dipendente 2020: nuovo bonus in arrivo per i redditi da 28.000 a 40.000 euro
Che sia in busta paga o come detrazione, il taglio al cuneo fiscale interesserà ben 16 milioni di contribuenti, allargando la platea di beneficiari del bonus Renzi.
Se per i redditi più bassi sarà mantenuta l’erogazione del bonus direttamente con lo stipendio, superata la soglia dei 28.000 euro di reddito, il nuovo bonus per i lavoratori dipendenti sarà trasformato in una detrazione fiscale.
La nuova detrazione per i lavoratori dipendenti interessa la fascia di reddito che va dai 28.000 euro fino ai 40.000 euro, e spetterà in misura inversamente proporzionale all’aumentare del reddito.
In altre parole, la detrazione si ridurrà progressivamente al crescere del reddito, fino ad azzerarsi sulla soglia dei 40.000 euro.
La detrazione sarà riconosciuta secondo i seguenti limiti di reddito:
- nella fascia tra i 28.000 euro fino ai 35.000 euro, i lavoratori avranno diritto a una detrazione di 80 euro, quindi 480 euro totali per i sei mesi del 2020;
- dai 35.001 fino ai 40.000 euro, la detrazione diminuisce progressivamente, fino ad azzerarsi.
Quello che ad oggi è poco chiaro è come sarà riconosciuta la nuova detrazione, e se sarà una misura separata o integrata alle attuali detrazioni fiscali sui redditi da lavoro dipendente.
Detrazioni lavoro dipendente 2020: come funzionano oggi
In attesa di ulteriori dettagli sulle detrazioni fiscali previste dal taglio al cuneo fiscale, è bene capire come funziona la detrazione sui redditi da lavoro oggi.
Le detrazioni per lavoro dipendente sono disciplinate dall’articolo 13 del TUIR e spettano a chi percepire redditi da lavoro dipendente e assimilati.
Secondo lo stesso meccanismo previsto per il taglio al cuneo fiscale sui redditi fino a 40.000 euro, il sistema della detrazione è basato su un meccanismo inversamente proporzionale rispetto al reddito, ovvero: maggiore è il reddito annuo, minori saranno le detrazioni a cui il lavoratore dipendente ha diritto.
Fino al 1° luglio 2020 questi sono i parametri con cui le detrazioni IRPEF vengono calcolate per i lavoratori dipendenti:
Reddito totale | Detrazione annua e formula di calcolo |
---|---|
Fino 8.000 € | 1.880 € (almeno 1.380 € per contratto tempo determinato) |
Tra 8.001 € e 28.000 € | Formula per il calcolo: 978 + [902 * (28.000 – reddito totale) / 20.000)] * (giorni lavorati all’anno / 365) |
Tra 28.001 € e 55.000 € | Formula per il calcolo: 978 * [(55.000 – reddito totale) / 27.000] * (giorni lavorati all’anno / 365) |
Oltre 55.001 € | Nessuna |
La declinazione più logica della nuova detrazione di 80 euro prevista dal taglio al cuneo fiscale sarebbe una rimodulazione degli importi di cui sopra, con un intervento nella terza fascia, ovvero quella che attualmente riguarda i lavoratori tra i 28.001 ed i 55.000 euro.
Sarà quindi fondamentale attendere il testo del decreto MEF per capire come funzionerà effettivamente la nuova detrazione sui redditi da lavoro dipendente. Chiarimenti sono attesi anche dai datori di lavoro, tenuti ad adeguare le procedure di gestione degli stipendi e di elaborazione delle buste paga dei propri dipendenti.
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