Il concordato preventivo è in ritardo per i forfettari e questo rischia di cambiare nuovamente il calendario della dichiarazione dei redditi.
Ancora una volta il concordato preventivo va a cambiare il calendario delle scadenze per la dichiarazione dei redditi. Era già successo con la scadenza ultima per l’invio del modello Redditi che dal 30 settembre è slittata al15 ottobre per uniformarsi alla scadenza della presentazione dell’adesione al concordato.
Ora si annuncia un nuovo cambiamento perché il concordato rischia di partire, il 15 giugno, incompleto. Il ritardo interessa in particolar modo i contribuenti che hanno aderito al regime forfettario perché l’intervento per il concordato preventivo che interessa questi contribuenti non si è più discusso nel Cdm del 10 giugno e molto probabilmente è rimandato al 20 giugno. Il 15 giugno, però, dovrebbe essere pubblicato il software per l’adesione di tutti gli altri contribuenti, ma per chi è in regime forfettario si potrebbe verificare uno slittamento della partenza del concordato di un mese.
Per i forfettari slitta il concordato
Per quel che riguarda i contribuenti forfettari, il Ministero della Giustizia ha chiesto più tempo, necessario per valutare alcune modifiche. Lo stallo che questo ha provocato, però, potrebbe richiedere una nuova riscrittura del calendario della dichiarazione dei redditi perché i forfettari potrebbero poter accedere al concordato preventivo solo dal 15 luglio (invece che dal 15 giugno come tutti gli altri contribuenti).
Si tratta di un ritardo che però va a incidere su tutte le tempistiche che riguardano la dichiarazione dei redditi: se l’adesione al concordato sarà possibile per i forfettari solo a partire dal 15 luglio si corre il rischio che chi ha già presentato la dichiarazione e versato il primo acconto e il saldo entro il 30 giugno non possa, poi, aderire al piano di compliance tra partite Iva e Fisco.
Al momento sul concordato c’è una gran confusione alimentata anche dalla mancanza dei decreti attuativi da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il tutto, ovviamente, rischia di vanificare il lavoro svolto fino a ora per far partire il concordato preventivo e per portare a quante più adesioni possibili da parte delle partite Iva.
Il nuovo calendario della dichiarazione dei redditi
I ritardi del concordato preventivo per i contribuenti forfettari potrebbe portare a una riscrittura delle date di scadenza della dichiarazione dei redditi. Il nuovo calendario dovrebbe essere:
- 15 giugno messa a disposizione del software per il calcolo e l’adesione al concordato preventivo, solo per i contribuenti forfettari la messa a disposizione dovrebbe partire dal 15 luglio;
- la scadenza della dichiarazione dei redditi con modello Redditi slitta dal 15 ottobre al 31 ottobre;
- slitta anche il versamento di saldo acconto (previsto per il 30 giugno) al 31 luglio, con la possibilità di poter pagare entro il 31 agosto con la maggiorazione dello 0,40%
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