Tutti vogliono attuare la Digital Transformation ma non tutti effettivamente ci riescono. Quali sono le motivazioni alla base di questo problema?
Non ci sono dubbi, oggi il digitale è il principale topic discusso all’interno delle aziende. Infatti, sono sempre di più le aziende che decidono di far leva soprattutto sul digitale e sulle nuove tecnologie per innovarsi, anche se non sempre con successo.
Come mai?
Talvolta, a ingannare è la superficialità con cui ci si approccia alla trasformazione digitale: si pensa che l’utilizzo di una determinata tecnologia a supporto dei processi aziendali sia, di per sé, una soluzione sufficiente. Ma non è così: innovarsi e re-innovarsi significa ripensare completamente i processi aziendali alla luce delle nuove logiche di mercato imposte dall’evoluzione tecnologica. La maggior parte delle aziende italiane non è effettivamente pronta al vero cambiamento, che implica mettere in discussione totalmente lo status quo dei propri processi, del business model, delle strategie organizzative e così via.
Secondo la nostra esperienza, a limitarle è soprattutto il mindset, un coacervo di convinzioni e consuetudini tanto consolidate quanto errate che impatta sull’attitudine del management e dell’organizzazione al cambiamento.
Vediamo insieme le principali:
Tecnologia: la digital transformation e gli strumenti digitali migliori
La digital transformation è un cambiamento culturale e mentale. Da tempo, ormai la realtà che viviamo è completamente cambiata: oggi viviamo in un mondo dove le barriere spazio-temporali sono state completamente abbattute. Per attuare in modo efficace la trasformazione digitale in azienda è necessario prenderne atto e non fossilizzarsi sul tipico mindset da “abbiamo sempre fatto così”. Comprendere le motivazioni, la mentalità e gli obiettivi che ci possono portare al cambiamento è il primo passo verso una sana evoluzione aziendale.
Persone: tutto ciò che devo fare è garantire loro le giuste skill digitali
Riprogrammare i processi in ottica digital, significa essere consapevoli del ruolo strategico dell’employer branding. Oggi, l’immagine aziendale, non è solo quella che l’azienda vuole dare si se ma è anche soggetta a ciò che viene detto su si essa su social, blog e piattaforme. In questo contesto l’azienda deve promuoversi prima di tutto come luogo di lavoro al passo con i trend, in modo da attrarre, coinvolgere e fidelizzare quei talenti che possono portarla verso l’obiettivo prefissato.
Questo significa che non è sufficiente assicurarsi che il proprio personale faccia percorsi di reskilling o abbia già competenze digitali. Per eseguire una trasformazione digitale di successo presuppone che la necessità di cambiamento sia compresa, accettata e condivisa da tutti i team all’interno dell’azienda. Ciò è fondamentale per non rischiare di avere differenti obiettivi che rischierebbero solamente di causare rallentamenti operativi, stroncando sul nascere ogni possibilità di trasformare efficacemente i processi aziendali. È indispensabile che tutta l’organizzazione segua la stessa via e persegua il medesimo obiettivo in modo da ottenere un’organizzazione agile, collaborativa e competitiva.
Strategia: la consuetudine ha più peso del dato
La più grande opportunità per le imprese 4.0 è costituita dai big data. Alla base della digital transformation c’è quindi l’introduzione di una metalità data driven. I manager devono prendere decisioni non solo su ciò che pensano, conoscono o hanno esperito in passato, ma anche - in alcuni casi, soprattutto - sulla base delle informazioni e degli insight che sono in grado di acquisire grazie all’elaborazione del dato.
Visione: non guardare più in là del proprio naso
Un problema per le imprese italiane, specialmente per le PMI, è la pianificazione a lungo termine. In questo campo il nostro Paese è tra i meno attenti d’Europa: solo il 36% degli imprenditori ha un piano di investimenti per il futuro dell’azienda, mentre la media europea è del 39%. Ciò si ritorce suIl’acquisizione dei talenti, il 27% delle aziende infatti dichiara di avere difficoltà a trattenere in azienda le persone necessarie a guidare la trasformazione digitale in quanto non motivate da una visione a lungo termine.
Una trasformazione digitale di successo richiede una profonda comprensione di cosa deve cambiare all’interno di un’organizzazione. Fortunatamente, grazie a una survey condotta da Gartner, circa l’80% dei Ceo che hanno partecipato hanno dichiarato di aver avviato un programma di trasformazione per rendere le proprie aziende più digitali. Questo significa che il cambiamento è in atto, che forse l’era di quel mindset legato a strategie e processi obsoleti sta volgendo al termine lasciando spazio a quella della vera trasformazione digitale.
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