I lavoratori che protestano contro il sistema di controllo orwelliano vengono licenziati. Si tratta di una nuova forma di “capolarato digitale” che sta rendendo i lavoratori degli “uomini di vetro”.
«Le persone sono stanche di essere trattate come robot».
Al Celli, membro del comitato organizzatore del sindacato, interpellato da Bloomberg, ha spiegato i motivi del malcontento che serpeggia in questi giorni tra i lavoratori degli stabilimenti Tesla di Buffalo.
Martedì, 14 febbraio, i dipendenti hanno inviato una mail a Elon Musk per informarlo che si rivolgeranno ai sindacati per chiedere maggiori garanzie su stipendi e condizioni di lavoro adeguate: in particolare, si chiede di frenare il sistema di monitoraggio da parte dell’azienda. La risposta di Tesla è arrivata l’indomani: sono scattati i licenziamenti per chi ha osato protestare. Una forma di ritorsione che rientra nella tattica che ormai è diventata un marchio di fabbrica del Ceo di Tesla: mettere alla porta chi lo contraddice. [...]
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