Dopo la Bce, i mercati osservano gli Usa. Cosa sta per accadere?

Violetta Silvestri

07/06/2024

Mercati in tensione dopo la decisione Bce di un taglio dei tassi e in attesa di dati Usa cruciali per capire il percorso di politica monetaria Fed. Intanto, la Cina scivola in rosso. Cosa succede?

Dopo la Bce, i mercati osservano gli Usa. Cosa sta per accadere?

Mercati alle prese con un finale di settimana ricco di spunti. Dopo la riunione Bce che, senza sorprese, ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, l’attenzione è tutta rivolta agli Usa e ai dati sulla disoccupazione e sulle buste paga.

La domanda che si pongono ora gli investitori e gli operatori finanziari, infatti, è quando inizierà l’allentamento monetario la banca centrale più rilevante a livello globale, la Fed.

Oltre all’Eurotower, infatti, la Banca del Canada è diventata la prima nazione del G7 a tagliare il proprio tasso di riferimento. Le due si uniscono alla Riksbank svedese e alla Banca nazionale svizzera nell’avviare i rispettivi cicli di allentamento monetario, dando nuova vita al rally del rischio globale e mentre crescono le scommesse che anche la Fed potrebbe tagliare i tassi a settembre.

Unica ombra dalla Cina. Gli indici del dragone stanno chiudendo la seduta in rosso, nonostante le esportazioni cinesi cresciute più rapidamente e per il secondo mese a maggio. A rovinare il sentiment del dragone è stata la notizia della volontà espressa da repubblicani Usa di vietare alle aziende cinesi di batterie legate a Ford e Volkswagen la spedizione di merci negli Stati Uniti, secondo un rapporto del Wall Street Journal.

Mercati, sopo la Bce l’attesa è per questi dati Usa

L’attenzione degli investitori è tutta concentrata sui dati incombenti sull’occupazione negli Stati Uniti, che dovrebbero mostrare 180.000 posti di lavoro in più a maggio con un tasso di disoccupazione stabile.

I mercati degli swap hanno continuato a segnare l’inizio del taglio del rating della Fed a novembre, che con molta probabilità inizierà a settembre.

“Ci aspettiamo che il messaggio complessivo del rapporto sui salari non agricoli sia positivo, anche se in calo”, ha affermato Joseph Capurso, responsabile dell’economia internazionale presso la Commonwealth Bank of Australia a Sydney. “Di conseguenza, il prezzo di mercato per il primo taglio dei tassi da parte del FOMC a settembre potrebbe essere respinto, sostenendo un modesto aumento del dollaro Usa”.

Come sottolineato da un’analisi Reuters, gli operatori sono rimasti in guardia in vista del rapporto sui libri paga non agricoli degli Stati Uniti di venerdì, dove le aspettative sono che la più grande economia del mondo abbia aggiunto 185.000 posti di lavoro il mese scorso.

“Se stasera ricevessimo dati un po’ più deboli... potremmo vedere i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni spingersi verso il livello del 4%”, ha affermato Rob Carnell, responsabile regionale della ricerca di ING per l’Asia-Pacifico.

JPMorgan Chase e Citigroup sono tra le poche banche che ancora prevedono un allentamento della Fed il mese prossimo. I trader hanno quasi escluso un taglio a luglio in aprile, e ora si aspettano tassi stabili fino a novembre, indicano i tassi swap.

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