Chi ha acquistato una casa con il bonus che obblighi ha a riguardo la residenza? Facciamo chiarezza.
Chi acquista un immobile da destinare ad abitazione principale, quindi come prima casa, può usufruire di una serie di agevolazioni nate proprio con lo scopo di favorire l’acquisto sopratutto da parte dei più giovani. I vantaggi sono diversi. Ad esempio chi acquista da un privato o da un’impresa che vende senza Iva, le imposte da versare sono ridotte perché si usufruisce di alcuni bonus.
Ad esempio l’imposta di registro non sarà al 9% ma è ridotta al 2%. L’imposta catastale e ipotecaria sono ridotte alla misura fissa di 50 euro. Se, invece, si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a Iva, le imposte da versare sono: Iva ridotta al 4% invece che al 10%, imposta di registro fissa di 200 euro, imposta ipotecaria fissa di 200 euro, imposta catastale fissa di 200 euro.
Per poter godere di queste agevolazioni ci sono alcuni requisiti da rispettare e uno di questi è l’obbligo di avere la residenza nel Comune in cui è situato l’immobile. Il trasferimento della residenza dovrà avvenire entro un determinato lasso di tempo. Una volta spostata la residenza nel Comune, c’è poi l’obbligo di mantenerla? Se si per quanto tempo? A rispondere a questi dubbi ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate con una nota.
Bonus prima casa: nessun obbligo di mantenere la residenza
Come detto il bonus prima casa spetta quando si decide di acquistare un immobile da destinare poi ad abitazione principale, quindi come prima casa. Si tratta di una serie di agevolazioni e scontistiche promosse dal Governo per incentivare l’acquisto di immobili. Tra i requisiti necessari e obbligatori da rispettare per poter godere dei benefici, c’è quello della residenza. In pratica è necessario che l’immobile si trovi nello stesso Comune dove è fissata la residenza. Il trasferimento può avvenire anche successivamente purché accada entro 18 mesi dall’acquisto.
Altri requisiti sono il non possesso di un altro immobile nello stesso Comune e il non aver già acquistato un immobile usufruendo del bonus prima casa.
Fatto entro 18 mesi ci sono i requisiti per poter godere come abbiamo detto di uno sconto sulle imposte. Ma tale residenza deve restare per quanto tempo? Se la si sposta si perdono i benefici? L’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza.
L’accertamento della residenza tiene conto della data di dichiarazione del trasferimento resa dall’interessato al Comune. Nessuna verifica invece per legge in merito al mantenimento della stessa per un determinato periodo temporale. Quindi il vincolo di trasferire la residenza nel Comune entro 18 mesi dall’acquisto vige ma al tempo stesso non vige alcune legge che specifica il mantenimento della residenza nello stesso Comune per un tot di tempo. In pratica nessuna persona è vincolata a restare residente in quel Comune ma può tranquillamente andare altrove senza perdere il bonus.
L’Agenzia delle Entrate specifica: «Una volta che l’acquirente abbia soddisfatto le condizioni secondo le modalità evidenziate nei documenti di prassi ed entro il termine di legge, lo spostamento successivo della residenza dal Comune in cui è situato l’immobile agevolato non comporta la decadenza dall’agevolazione in argomento e non è dovuto il pagamento di ulteriore imposta». Quindi per chi cambia nuovamente residenza, una volta soddisfatte le condizioni per l’accesso all’agevolazione, non perde l’agevolazione.
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