Dove può parcheggiare chi ha il contrassegno per invalidi?

Ilena D’Errico

27 Luglio 2024 - 17:58

Chi è sprovvisto del tagliando (e dei requisiti) non può parcheggiare nei posti adibiti ai cittadini disabili. Dove può parcheggiare, invece, chi ha il contrassegno?

Dove può parcheggiare chi ha il contrassegno per invalidi?

Il contrassegno per i cittadini disabili ai sensi della legge n. 104/1992 permette di godere di regole speciali per quanto riguarda i parcheggi, a patto che sia esposto in originale sull’auto e che l’intestatario sia a bordo del veicolo. L’obiettivo è garantire ai cittadini con particolari necessità di riuscire a circolare comodamente nelle città, raggiungendo i luoghi verso cui si indirizzano senza essere costretti a parcheggiare lontano.

La tutela della disabilità è fondamentale nel nostro ordinamento, che cerca di assicurare alle persone con handicap tutti i diritti necessari per compensare le oggettive difficoltà comportate dalle condizioni di salute. Questo però non vuol dire che chi ha il contrassegno per disabili può parcheggiare dove vuole, ci sono comunque delle regole da rispettare per evitare sanzioni.

Parcheggi per disabili

Senza alcun dubbio chi ha il contrassegno apposito può parcheggiare in tutti gli spazi adibiti ai cittadini disabili, delimitati da strisce gialle o blu, e opportunamente segnalati. Se il cittadino disabile non è a bordo del veicolo, il contrassegno non è esposto o, peggio ancora, il conducente non ha handicap è severamente vietato parcheggiare negli stalli dedicati.

Attenzione, però, ai parcheggi per disabili numerati. Questi ultimi sono riservati al titolare che ne ha ottenuto l’autorizzazione e nessun altro può sostarvi con il proprio veicolo, non importa se dispone del contrassegno.

Strisce blu

Se quanto detto sugli stalli dedicati ai veicoli dei disabili è noto e pacifico, lo stesso non si può dire della sosta a pagamento sulle strisce blu, che ancora genera confusione in tanti conducenti. Chiariamo che i cittadini disabili possono sempre parcheggiare nelle aree a pagamento, anche nel caso in cui fossero disponibili altri posti specifici, perché questi ultimi rappresentano un diritto e non un limite.

Se c’è un posto delimitato dalle strisce blu più vicino a casa, per esempio, il conducente disabile può parcheggiare lì comodamente, anche se ci sono parcheggi per disabili liberi. L’interesse delle persone con handicap è prioritario rispetto a quello degli altri cittadini, che possono semplicemente cercare un altro posto. L’unica condizione è il pagamento del ticket, anche perché l’auto potrebbe essere temporaneamente utilizzata da un familiare che non avrebbe diritto di parcheggiare negli spazi adibiti.

Non è tutto, nella maggior parte dei Comuni i disabili possono parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu se non ci sono stalli per disabili liberi, come da orientamento della Corte di Cassazione.

Divieti di parcheggio

Il certificato di disabilità permette anche di parcheggiare in aree altrimenti vietate, cioè nelle zone di divieto o limitazione di sosta, a patto di non costituire intralcio alla circolazione e che non vi sia il cartello di divieto di sosta con rimozione forzata. Al di là di queste eccezioni, per i conducenti disabili valgono i medesimi limiti alla sosta e alla fermata stabiliti dal Codice della strada.

Questo significa che anche i cittadini disabili rischiano una multa se parcheggiano in corrispondenza di un attraversamento pedonale, sui marciapiedi, negli spazi per mezzi pubblici e così via. La sanzione può essere evitata soltanto dimostrando lo stato di necessità, ossia parcheggiare in quel determinato posto è stato l’unico mezzo per evitare un pericolo grave per la sicurezza personale.

Lo stato di necessità difficilmente viene riconosciuto nelle situazioni quotidiane, per quanto possano essere percepite come urgenti, perciò in caso di dubbio (e la presenza di un dubbio dovrebbe dimostrare che non si tratta di un pericolo così immediato e grave) bisogna contattare la polizia locale per lo sgombero dei parcheggi occupati impropriamente o, se non è questo il caso, cercare un altro posto.

Quanto detto vale anche per il parcheggio nelle zone a traffico limitato (ZTL) e nelle aree pedonali urbane (APU), che è ammesso soltanto quando è autorizzato in modo specifico l’accesso ai veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità.

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