“Draghi deve restare al governo, portiamo avanti la sua agenda per altri 6 anni”: l’intervista a Della Vedova (+Europa)

Stefano Rizzuti

20/07/2022

Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa, rilancia l’agenda Draghi per i prossimi sei anni e in un’intervista a Money.it ribadisce che il presidente del Consiglio deve restare a Palazzo Chigi.

“Draghi deve restare al governo, portiamo avanti la sua agenda per altri 6 anni”: l’intervista a Della Vedova (+Europa)

L’Italia deve andare avanti con Mario Draghi a Palazzo Chigi. Ne è certo Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa e sottosegretario agli Esteri, intervistato da Money.it al Senato a margine della seduta sulle comunicazioni fiduciarie del presidente del Consiglio.

Secondo Della Vedova l’agenda impostata oggi da Draghi non deve essere solo quella dei prossimi sei mesi, ma dei prossimi sei anni. Dicendosi ottimista sulle possibilità che si vada avanti con il governo Draghi, il segretario di +Europa avverte i partiti della maggioranza: “Ora mettere veti non ha alcun senso”.

Come commenta il discorso di Draghi e come le sue parole cambiano le carte in tavola?

Draghi ha giocato a carte scoperte e ha ribadito con una certa nettezza quella che è l’agenda di questo governo, quella che prosegue perché su Pnrr, riforme, appalti, giustizia e concorrenza tutto era chiaro già dall’inizio. Più i temi che si sono aggiunti come la risposta all’aggressione putiniana dell’Ucraina e la questione energetica, che non era prevista, con la diversificazione delle fonti energetiche, ma credo che nessuno possa criticare che il governo e Draghi se ne occupino con una certa efficacia, così come la necessità di fare una finanziaria che tenga conto del diverso clima economico. L’ha fatto con chiarezza, l’ha fatto perché è consapevole che su questa agenda bisogna convergere senza remore di tipo elettoralistico, come dimostra il passaggio sui taxi, sui balneari, sul rigassificatore di Piombino. Per me questa è l’agenda non solo dei prossimi sei mesi, ma dei prossimi sei anni.

Per voi quale sarebbe la soluzione ideale: continuare al governo con o senza i 5 Stelle?

La soluzione ideale è andare avanti con Draghi a Palazzo Chigi. Per fare le cose di cui lui ha parlato oggi e che deve continuare a fare. Chi approva questa agenda sta in maggioranza, mettere veti non ha alcun senso politico. La cosa importante è che chi ci sta ne sia consapevole e credo che oggi Draghi sia stato oltremodo chiaro. Poi non sta a me dire chi ci deve stare e chi no e credo sia strumentale l’atteggiamento di chi, come un pezzo di questa maggioranza, dice io non vado avanti se ci sono quelli. Se si va avanti è per fare quelle cose, non se ci sta uno o ci sta l’altro.

Lei parla di agenda Draghi per sei anni, che cosa vuol dire da un punto di vista elettorale?

Adesso vediamo come si risolve questa vicenda tra oggi e domani, io credo che le forze, come noi di +Europa in federazione con Azione, che si riconoscono in questo ruolino di marcia di Draghi dovrebbero farsi qualche domanda e forse non andare al voto in coalizione con chi pensa l’opposto su quello che aspetta il Paese e sulle cose da fare per il Paese.

Infine una previsione secca: secondo lei come finirà questa crisi?

Bene.

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