Il reddito di cittadinanza è stato rifinanziato fino a fine anno, ma il presidente del Consiglio Mario Draghi sembra intenzionato a modificare la misura: vediamo in che modo potrebbe cambiare.
Lo scontro in Consiglio dei ministri sul reddito di cittadinanza si è concluso con un rinvio. Nessuna decisione su come la misura proseguirà ma la certezza che verrà rifinanziata fino alla fine dell’anno con fondi aggiuntivi necessari per coprire le spese più alte del previsto.
Per il momento passa la linea di Movimento 5 Stelle e Pd, supportata almeno in questo caso anche dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. Ma la partita è tutt’altro che chiusa e Lega, Forza Italia e Italia Viva promettono battaglia.
Già dalla prossima settimana, quando il tema tornerà in Cdm all’interno della discussione sulla legge di Bilancio e qualcosa della misura potrebbe cambiare. D’altronde anche lo stesso presidente del Consiglio ha già fatto sapere che qualcosa del reddito di cittadinanza cambierà. Vediamo quali aspetti potrebbero essere modificati.
Il braccio di ferro in Consiglio dei ministri
Durante il Consiglio dei ministri Pd e M5s hanno difeso il reddito di cittadinanza. Draghi alla fine ha seguito la linea dei due partiti e ha deciso di stanziare 200 milioni di euro aggiuntivi in seguito all’aumento di richieste.
Per il ministro leghista Giancarlo Giorgetti è però inaccettabile prendere le risorse per questi tre mesi del reddito di cittadinanza dai 40 milioni non utilizzati per i pensionamenti dei lavoratori precoci. E da qui nasce lo scontro: Lega, Fi e Iv hanno espresso dubbi sulla sostenibilità della misura e hanno chiesto un’importante revisione del reddito.
La richiesta dei tre partiti è quella di ridiscutere la misura in legge di Bilancio. Opzione che Draghi sembra intenzionato a seguire, sostenendo che si debba valutare come modificare il reddito proprio in quella sede, magari con un intervento sulla parte relativa alle politiche attive. Draghi, comunque, ha già detto di non essere contrario al reddito per principio ma sembra favorevole a qualche modifica.
Come potrebbero cambiare le regole del rdc: nuovi requisiti?
Secondo quanto riporta la Repubblica il primo cambiamento potrebbe riguardare i requisiti con regole più complicate per ottenere il sussidio. La prossima settimana Draghi dovrebbe partecipare ad alcune riunioni tecniche con le forze di maggioranza proprio per valutare queste modifiche che, comunque, erano preventivate da tempo.
Ciò che bisognerà capire è quanto ingenti siano queste modifiche. Probabilmente la prima cosa che cambierà sarà il percorso per accedere al reddito con requisiti più stringenti (per esempio sul fronte delle condanne e della residenza continuativa in Italia). Novità potrebbe esserci anche sui controlli: non vengono più ritenuti sufficienti quelli a campione attualmente svolti.
Reddito di cittadinanza, potrebbe cambiare anche l’assegno?
Un’altra ipotesi di cui si discute in queste ore è quella di modificare anche l’assegno del reddito di cittadinanza. L’idea è quella di rendere la misura meno appetibile per chi non cerca nel frattempo un lavoro. Per questo motivo si pensa di far calare l’assegno nel tempo.
Se l’importo venisse ridotto i percettori del beneficio sarebbero meno incoraggiati a utilizzare il reddito come unica fonte di guadagno. Peraltro questo meccanismo potrebbe anche essere legato alle offerte di lavoro ricevute incentivando il beneficiario a cercare e trovare un’occupazione.
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