Ecco cosa prevede la legge italiana sull’uso di droghe: quando è reato e cosa si rischia.
La droga è un problema sociale di grande rilevanza, passando dalla salute dei cittadini al contrasto della criminalità, ma non solo. Bloccare la diffusione di sostanze stupefacenti è un vero e proprio dovere delle autorità visti i dati poco incoraggianti degli ultimi anni, che riportano un’emergenza allarmante su tutto il territorio italiano. Oltre al generale aumento dei casi di tossicodipendenza e perfino dei decessi, sono sempre di più i giovani che assumono sostanze, come pure quelli che già durante l’adolescenza vengono segnalati per reati correlati agli stupefacenti. In tal proposito, c’è davvero molta disinformazione, che non aiuta la lotta contro le sostanze illecite. Vediamo cosa prevede la legge italiana, nello specifico quando drogarsi è reato e cosa si rischia.
Drogarsi è reato in Italia?
Contrariamente a quanto si pensi, drogarsi non è reato in Italia. Ciò non significa che sia permesso o tanto meno legale, ma soltanto che l’uso di stupefacenti in sé non implica conseguenze sul piano penale. La mera assunzione di sostanze stupefacenti, peraltro, non rappresenta nemmeno un illecito amministrativo e infatti non viene punita in alcun modo. Ciò riguarda in maniera molto circoscritta il solo uso della sostanza, infatti non ci sono controlli per verificare se i cittadini siano sotto l’effetto di stupefacenti, a meno che ciò sia necessario per approfondire altre fattispecie criminose o comunque illecite.
Per esempio, può essere richiesto il drug test a chi causa un incidente stradale (o in generale è alla guida di un veicolo), come pure al lavoratore che deve usare macchinari delicati e potenzialmente pericolosi, o ancora se ci sono delle carenze nella tutela dei soggetti affidati (figli minori, per esempio). Bisogna però chiarire che nessuno viene sanzionato, nemmeno economicamente, per il solo fatto di aver fatto uso di stupefacenti, indipendentemente dalla sostanza (non ci sono distinzioni rilevanti in tal senso tra droghe leggere e pesanti). Ovviamente, ciò vale a livello generale, potendo ben esserci disposizioni specifiche cui fare riferimento. Il personale delle Forze Armate e di Polizia, per esempio, non può far uso di stupefacenti, come molti altri lavoratori, ricevendo altrimenti sanzioni.
Cosa rischia chi si droga?
Il fatto che l’assunzione di stupefacenti non costituisca un reato, salvo i casi espressamente individuati dalla legge, non deve far intendere che sia un comportamento legale e tollerato. Di fatto, si tratta dell’unica azione correlata alle droghe a non essere punita in alcun modo. Il Testo unico sugli stupefacenti - Decreto del presidente della Repubblica n. 309/1990 - sanziona in particolare la detenzione di droga per uso personale. In altri termini: possedere droga con lo scopo di assumerla è un illecito amministrativo. Non si tratta quindi di un reato, ma comunque di un comportamento vietato dalla legge e in particolare punito con diverse sanzioni:
- sospensione della patente di guida e di altri documenti abilitativi alla guida di veicoli oppure divieto di conseguirli per un periodo fino a 3 anni;
- sospensione della licenza di porto d’armi o divieto di conseguirla;
- sospensione del passaporto o divieto di conseguirlo;
- sospensione del permesso di soggiorno turistico o divieto di conseguirlo.
Contestualmente avviene anche il sequestro delle sostanze e l’invito alla partecipazione agli appositi programmi terapeutici, incentivato dalla possibilità di ottenere la revoca delle sanzioni. Ciò vale per la sola detenzione a uso personale, accertata in base al quantitativo di droga (secondo le apposite tabelle ministeriali) e agli altri elementi specifici del caso.
Se il quantitativo è superiore a quanto previsto o comunque ci sono elementi che fanno presumere un’altra finalità (come attrezzi per pesare e dividere le sostanze, denaro contante immotivato) si incorre invece nel reato di spaccio, punito molto severamente. Attenzione: anche la cessione a titolo gratuito è un reato, come anche qualsiasi azione che favorisca la diffusione o il consumo altrui. Anche in questo caso, non c’è differenza tra droghe pesanti e leggere, se non per quanto riguarda la severità delle sanzioni. Le sanzioni per lo spaccio comprendono la reclusione da 6 a 20 anni e la multa fino a 260.000 euro. È importante sottolineare che guidare sotto l’effetto di stupefacenti resta sempre e comunque un reato.
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