Iva ridotta su e-book: le pubblicazioni digitali saranno equiparate a quelle cartacee. L’ok dell’Ecofin tramite una direttiva e gli editori urlano alla vittoria per i lettori e la stampa 2.0.
IVA ridotta su e-book e pubblicazioni digitali, lo ha stabilito l’Ecofin, il Consiglio dell’Economia e Finanza.
Così le pubblicazioni elettroniche saranno equiparate a quelle cartacee, grazie alla direttiva che consente agli Stati dell’Unione Europea di applicare l’IVA ridotta o pari a zero agli e-book.
Il Ministro Hartwig Löger, Presidente dell’Ecofin, ha dichiarato che tale novità “è parte del nostro sforzo per modernizzare l’IVA per l’economia digitale e ci consente di tenere il passo con il progresso tecnologico”.
E-book: IVA ridotta o pari a zero sulle pubblicazioni digitali
Con la direttiva dell’Ecofin l’IVA sulle pubblicazioni degli e-book sarà dunque ridotta ed equiparata a quella per i libri cartacei.
In base alla normativa vigente le pubblicazioni digitali sono tassate con IVA standard, cioè almeno al 15%, mentre i vecchi libri di carta godono dell’aliquota ridotta.
Non solo per i libri ma anche per i giornali e le riviste i Paesi UE hanno la possibilità di applicare l’IVA ridotta al 5%, in alcuni casi anche sotto tale soglia o pari a zero.
Adesso, con la nuova direttiva sarà possibile applicare il tasso ridotto fino al 5% anche per gli e-book e tutte le pubblicazioni digitali.
Mentre per quanto riguarda l’IVA ulteriormente ridotta nonché pari a zero sarà accordata solo agli Stati membri che al momento la applicano già alle pubblicazioni su supporto fisico.
IVA ridotta sulle pubblicazioni digitali: l’entusiasmo degli editori
Si dimostra a dir poco entusiasta il Presidente dell’AIE (Associazione Italiana Editori) quanto al traguardo raggiunto a favore della cultura e dell’informazione digitali.
Il Presidente AIE Riccardo Levi ha parlato di “grande vittoria per l’Italia e per tutti i lettori europei”. Si tratta del primo commento dopo l’ok dell’Ecofin riguardo la possibilità di applicare l’IVA ridotta anche agli e-book e alle pubblicazioni digitali.
Levi prosegue poi con un’altra dichiarazione:
“L’Europa segue la direzione presa dall’Italia, che dal 1 gennaio 2015 ha scelto di applicare l’IVA al 4%, e non più al 22%, per i libri digitali come per i libri di carta.”
Anche il Presidente dell’Enpa (Associazione europea degli editori di giornali) Carlo Perrone ha dimostrato il suo entusiasmo sottolineando che questa decisione:
“incoraggerà gli editori ad andare avanti con importanti investimenti in contenuti di qualità che consentano ai cittadini di farsi un’opinione informata attraverso notizie su argomenti cruciali per la società e per alimentare il dibattito democratico.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA