Alcune riflessioni sui mercati nel 2024 per cercare di interpretare il 2025: la dicotomia tra mercati USA e mercati europei è destinata ad aumentare.
Le previsioni degli analisti sono fatte per essere smentite.
Mi ricordo ancora adesso a inizio 2024 gli scenari che si andavano configurando fra i diversi gestori di patrimoni a livello mondiale. I mercati iniziarono il 2024 con gli investitori che si aspettavano un rallentamento del rally azionario globale, dei tagli rapidi dei tassi d’interesse negli Stati Uniti di fronte ad una recessione imminente, un movimento tale da rafforzare i prezzi dei Treasuries e indebolire il dollaro e le valute dei mercati emergenti. Molti raccomandavano la prudenza assoluta e consigliavano di abbassare fortemente il peso azionario nei portafogli.
Le azioni mondiali (vedi indice MSCI World) si sono predisposte invece per un secondo guadagno annuale consecutivo di oltre il 17%, indifferenti alle guerre in Medio Oriente e in Ucraina, insensibili alla contrazione economica della Germania e al collasso dell’industria dell’auto tedesca, al caos del bilancio francese con conseguente instabilità politica e al rallentamento economico della Cina. [...]
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