In arrivo l’ecobonus al 100% per le ESCo che realizzano interventi per diminuire il consumo energetico di almeno il 30%. Vediamo i dettagli e di cosa si tratta.
Firmato il 9 aprile 2025 il decreto che fa entrare in vigore l’Ecobonus che, tra finanziamenti e agevolazioni, va a coprire fino al 100% della spesa sostenuta in ambito edilizia residenziale pubblica. Il nuovo bonus si basa sulle ESCo, ovvero le Energy Service Company, le società specializzate nel fornire servizi energetici agli utenti finali.
Come funziona l’Ecobonus al 100%? In parte tramite prestiti e in parte tramite sovvenzioni mira a sostenere i lavori effettuati sugli immobili di edilizia residenziale pubblica, come previsto dalla Manovra 2025. Stanziati 1,4 miliardi di euro per consentire la riqualificazione energetica di immobili dell’edilizia residenziale pubblica, ovvero tutti gli alloggi costruiti da enti pubblici per sopperire all’esigenza abitativa di chi non ha i messi per accedere al mercato immobiliare privato.
L’obiettivo dell’Ecobonus 100% è quello di ottenere un risparmio energetico di almeno il 30%. Proprio per raggiungere questo scopo sono chiamate in causa le ESCo, che sono, poi, le destinatarie delle agevolazioni previste dal nuovo Ecobonus.
Ecobonus al 100%
Con la firma del decreto per l’Ecobonus 100% si inizia il miglioramento degli immobili di edilizia residenziale pubblica. L’incentivo prevede il 65% di sovvenzioni sul costo finale dell’intervento e una quota di prestito che arriva fino al 35% erogato da Banche Convenzionate di cui, appunto, saranno destinatarie le ESCo con il fine di ridurre la povertà energetica delle famiglie con disagio economico.
Nel decreto si legge la definizione di ESCo:
persona giuridica organizzata in forma d’impresa, singola o aggregata, quali consorzi, contratti di rete o associazione temporanea d’impresa, che fornisce servizi energetici ovvero altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell’utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario ai sensi del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115, recante “Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE”, in possesso della certificazione in corso di validità secondo la norma UNI CEI 11352.
Le ESCo avranno il compito di realizzare una diagnosi energetica e i successivi interventi volti a diminuire il consumo di energia. Si tratta, quindi, di una sorta di intermediario tra l’agevolazione edilizia e il prodotto finito: le ESCo sono chiamate in causa, infatti, per la realizzazione degli interventi sugli immobili che, attualmente, sono abitati dalle fasce più vulnerabili economicamente della popolazione.
I progetti di investimento realizzati grazie alle ESCO potranno riguardare edifici che sono attualmente dotati di impianti di climatizzazione centralizzati (o che lo saranno alla fine degli interventi in questione) e per lavori che determineranno un miglioramento del consumo energetico di almeno il 30%. I primi edifici di edilizia residenziale pubblica a beneficiare degli interventi saranno quelli che non hanno avuto, negli ultimi 5 anni, contributi statali.
Ecobonus alle ESCo
Anche se l’Ecobonus al 100% è destinato alle ESCo, queste ultime rappresentano una sorta di intermediazione tra il contributo riconosciuto e l’utente finale: anche se le sovvenzioni al 65% e il prestito al 35% è destinato a queste compagnie di servizi energetici, bisogna sempre considerare che a beneficiare del risultato finale dei lavori di riqualificazione saranno, poi, coloro che effettivamente vivono negli immobili in questione.
Quali sono le spese ammesse all’Ecobonus 100%?
Le spese ammesse all’agevolazione sono tutte quelle legate alla realizzazione degli interventi che portano alla riduzione del consumo energetico e nello specifico quasi tutte quelle previste, già, per l’ecobonus ordinario (che nel 2025 prevede una detrazione al 50%).
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