La prospettiva di possedere aziende in crescita a valutazioni ragionevoli rispetto a titoli sopravvalutati offre un potenziale di rendimento superiore.
L’elezione del presidente Javier Milei in Argentina ha catalizzato dibattiti contrastanti sulla sua potenziale influenza sull’intera regione sudamericana. Mentre alcuni dipingono questa notizia come positiva per l’Argentina ma potenzialmente dannosa per il Brasile e i paesi circostanti, è cruciale esaminare il quadro da una prospettiva più ampia.
Contrariamente alla narrativa prevalente, vedo il clima politico favorevole come un catalizzatore per un aumento significativo dei capitali in tutta l’America Latina. La regione vanta risorse abbondanti e le attuali valutazioni storicamente basse delle società locali presentano un’opportunità unica per gli investitori. Possedere aziende in crescita con valutazioni inferiori a 5 volte gli utili è preferibile a titoli mega-cap con valutazioni gonfiate a 50-100 volte i profitti annuali e un potenziale di crescita limitato.
È interessante notare che, nonostante le valutazioni irrazionalmente elevate delle azioni statunitensi, gli operatori di mercato continuano ad acquistarle. Questo fenomeno solleva interrogativi sulla crescente influenza dei flussi passivi nelle azioni statunitensi, che ora costituiscono oltre il 60% del peso dell’indice MSCI AC World. Tale dipendenza potrebbe rendere il mercato vulnerabile a fluttuazioni eccessive, sottolineando l’importanza di una diversificazione geografica nei portafogli degli investitori. [...]
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