EFT su Bitcoin, la vigilia di una rivoluzione? Mauro Grandinetti, Algo Capital: “I tempi sono maturi”

Redazione

23 Ottobre 2023 - 08:30

L’esperto di Algo Capital spiega perché gli ETF Bitcoin permetterebbero agli investitori di esporsi al potenziale di BTC senza doverlo possedere direttamente.

EFT su Bitcoin, la vigilia di una rivoluzione? Mauro Grandinetti, Algo Capital: “I tempi sono maturi”

E’ il tema del momento. Nel mondo degli Exchange-Traded Fund (ETF) dedicati al Bitcoin, la febbre legata alla possibile approvazione non pare destinata a placarsi. Anzi. Cresce infatti il numero di coloro che si dichiarano a favore di questo strumento d’investimento. Prestando attenzione ai “rumour” che circolano sui floor delle società finanziarie, la Securities and Exchange Commission (SEC) - l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle borse valori - avrebbe ancora un margine di tempo che va da tre a sei mesi per prendere una decisione definitiva sull’approvazione di questi strumenti finanziari.

Le attese degli operatori

Ma perché questo passaggio alimenta tante attese tra operatori e investitori? Per comprendere meglio le dinamiche legate a questo punto di svolta, abbiamo interpellato Mauro Grandinetti (nella foto in alto) Managing Director di Algo Capital, società di investimenti specializzata in digital asset e tech.

Partiamo dalle basi. Nel contesto finanziario, un ETF è un fondo di investimento scambiato in borsa e progettato per replicare fedelmente l’andamento di una determinata asset class o di un determinato indice azionario, cioè il raggruppamento di aziende quotate in base a una caratteristica comune.

Chiaro. Ma quali vantaggi offrono se inseriti in una strategia di investimento?

Cominciamo col dire che gli ETF offrono una notevole flessibilità agli investitori. La loro versatilità riguarda sia la quotazione in tempo reale, al pari di un qualsiasi altro titolo azionario, ma anche la loro capacità di offrire l’opportunità di diversificare il portafoglio, distribuendo il rischio su varie attività. Quest’ultimo aspetto è vantaggioso per coloro che vogliono investire nel lungo termine, dato che aiuta a contenere l’impatto delle fluttuazioni di mercato a breve termine. C’è poi il fattore trasparenza. Con gli EFT gli investitori sono sempre a conoscenza di come il proprio denaro è investito, poiché sono legati alla composizione dell’indice che dichiarano di replicare. Ciò fornisce una chiara visibilità sugli asset sottostanti e permette agli investitori di prendere decisioni informate sulle loro strategie d’investimento.

Veniamo quindi a Bitcoin. Qual è la novità?

Siamo di fronte ad una svolta che, se fosse approvata, rappresenterebbe un passaggio epocale nel campo del cripto valute. La richiesta di creare un ETF per Bitcoin assume risvolti davvero importanti. A cominciare dal fatto che ad aver compiuto il primo passo è stata BlackRock, la più grande società di gestione patrimoniale al mondo, con una massa gestita di circa 10 trilioni di dollari. Basti pensare che in passato, la SEC ha approvato la gran parte delle sue richieste. Ma torniamo all’ETF di Bitcoin: se venisse approvato renderebbe più semplice investire in Bitcoin, aprendo un mondo, quello del cripto valute e dei digital asset, anche alle persone comuni. Ciò spingerebbe in molti ad investire in criptovalute, senza acquistare direttamente Bitcoin su piattafome dedicate ma per mezzo della propria banca o su piattaforme più tradizionali.

Quindi si potrebbe investire in Bitcoin senza doverlo possedere direttamente, giusto?

Corretto. Senza contare che se la Securities and Exchange Commission approvasse questo ETF, non è escluso che ne potrebbero seguire molti altri per altre valute. Il passaggio epocale sta proprio qui. L’approvazione di questo ETF cambierebbe il modo con cui le persone attualmente investono in criptovalute, senza contare che molto probabilmente si potrebbe generare un aumento dell’interesse per questi asset verso un pubblico più vasto.

L’approvazione è dunque soltanto una questione di tempo.

Il passaggio è molto delicato. In questo settore tutto è possibile e le variabili che potrebbero intervenire sono estreme, ma pur sempre reali. Oggi assistiamo ad un consenso rilevante da parte degli operatori e degli istituti più accreditati verso la creazione di ETF legati per ora a Bitcoin, creando condizioni ideali per l’accesso al mondo delle cryptocurrency ad un pubblico di investitori più vasto. Allo stato attuale, per un investitore tradizionale, imparare a usare una piattaforma di criptovalute rappresenta una barriera a volte insormontabile. Con l’aggiunta di un ETF, la gestione si semplificherebbe molto, diventando più efficiente con più ridotti.

Di che volumi di investimento stiamo parlando? E’ possibile fare una previsione?

Questa è una domanda molto difficile. E’ impossibile fare delle stime, ma da quello che si legge sulla stampa specializzata l’attesa è tanta e non mi sorprenderei se ci fossero movimenti per centinaia di miliardi.
Per fare un esempio, Steven Schoenfield, l’ex managing director di BlackRock e attuale CEO di MarketVector Indexes, ha detto alla folla al Digital Asset Summit di Londra martedì scorso che l’imminente approvazione di un ETF bitcoin potrebbe portare $ 200 miliardi a prodotti di investimento in bitcoin nel breve termine. l’attule market cap dei BTC è di circa $ 500 miliardi.

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