Alle elezioni politiche del 4 marzo ci sarà anche il Partito Comunista di Marco Rizzo: ecco il programma elettorale “di lotta e rivoluzione della società”
Abolizione delle ultime riforme del Lavoro legiferate, salario minimo, orario di lavoro a 32 ore settimanali e uscita dell’Italia dall’Europa e dalla Nato, condizione basilare questa per realizzare l’obiettivo di creare una società socialista.
Questo è l’ambizioso programma elettorale del Partito Comunista di Marco Rizzo che, facendo tornare la “falce e martello” sulle schede elettorali, sarà presente in solitaria alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo.
QUI LA NOSTRA INTERVISTA A MARCO RIZZO IN VISTA DEL VOTO
Il programma del Partito Comunista per le elezioni politiche
Guai a parlare a Marco Rizzo di una mancata unità della sinistra in quanto, rimarcando il loro essere comunisti, si sentono di essere un partito differente dagli altri che gravitano nella medesima area politica.
Un principio di fondo questo che si evince anche dal programma elettorale che è stato realizzato dal Partito Comunista in vista del voto del 4 marzo. Vediamo allora un sunto di questo manifesto programmatico.
Lavoro
- Salario minimo di 10 euro l’ora e di 11,50 euro l’ora per i lavori usuranti
- Ripristino scala mobile
- 32 ore settimanali come orario di lavoro
- Abolizione riforma Treu, Biagi e Jobs Act con relativo ripristino dell’Articolo 18
- Parità salariale e di diritti tra uomo e donna
- Completa riforma del sistema cooperativo
Fisco
- Applicazione universale del criterio di progressività delle imposte
- Riduzione generalizzata delle aliquote di imposta per i redditi da lavoro fino a una definitiva abolizione di tale tassazione
- Web tax al 20%
- Alleggerimento aliquote di imposta sui redditi delle piccole imprese e artigianato
- Tassazione di patrimoni e rendite che superino i 3 milioni di euro
Pensioni
- Abrogazione legge Fornero con età pensionistica a 60 anni e sconti per i lavori usuranti
- Restituzione del TFR alla piena disponibilità del lavoratore
- Pensione sociale a 1.000 euro
- Abolizione pensioni d’oro
Scuola, sanità e cultura
- Diritto di cura a ogni livello e a ogni persona
- Stop alle politiche di privatizzazione della sanità
- Principio di gratuità delle scuole di ogni ordine e grado
- Salari migliori per il personale scolastico
- Piano nazionale per la cultura
Welfare
- Diritto alla casa
- Esproprio senza indennizzo delle proprietà immobiliari delle grandi società di costruzione, delle Banche e della Chiesa.
- Assegno di natalità per i figli fino al compimento degli studi
- Copertura di tutti i posti necessari negli asili nido e nelle materne
- Raddoppio dell’assegno mensile di invalidità civile
Politica estera
- Uscita dell’Italia dall’Unione Europea
- Obbligo della sede fiscale e legale in Italia di tutte le aziende che operano sul suolo italiano
- No al trattato TTIP
- Uscita dell’Italia dalla Nato
- Ritiro truppe italiane da missioni Nato e Onu
- Pieno riconoscimento dello Stato di Palestina
Economia
- Cancellazione unilaterale del debito pubblico e degli annessi interessi
- Esproprio e nazionalizzazione di banche e assicurazioni
- Uscita dell’Italia dall’Euro
- Istituzione di un Ente Nazionale di Pianificazione Economica per la gestione dell’economia
- Divieto e blocco delle delocalizzazioni all’estero
- Ri-nazionalizzazione delle imprese di servizi (poste, telecomunicazioni, ferrovie etc..)
- Valorizzazione delle energie pulite e rinnovabili
- Piano di investimenti per la salvaguardia e lo sviluppo dell’agricoltura nazionale
- Monopolio nazionale sulle estrazioni di risorse minerarie ed energetiche
Stato e giustizia
- Cancellazione vincolo del pareggio di bilancio
- Revisione degli accordi tra Stato e Chiesa
- Istituzione vincolo di mandato
- Riforma legislazione penale, civile e del lavoro
Le prospettive per il voto
Come si può vedere quello del Partito Comunista, più che a un programma politico, assomiglia di più a un manifesto su come dovrebbe essere strutturata secondo loro la società italiana in ogni livello.
Un “programma di lotta e di trasformazione rivoluzionaria della società” per realizzare una società socialista, considerata la “sola in grado di risolvere definitivamente i problemi del nostro paese”.
Niente compromessi elettorali quindi, con il Partito Comunista che il prossimo 4 marzo si presenterà da solo alle elezioni visto che l’appello, rivolto alle altre forze politiche di sinistra per correre assieme sotto le insegne della falce e del martello, non è stato raccolto da nessun altro partito.
Poco interessa però questo a Rizzo e ai suoi compagni che hanno scelto di tirare comunque dritti per la loro strada, anche se il superamento della soglia di sbarramento del 3% non sembrerebbe essere al momento alla portata.
L’essere in Parlamento nella prossima legislatura non sembrerebbe essere comunque un assillo per il Partito Comunista, pronto a continuare comunque vada le tante battaglie sociali specie per i diritti dei lavoratori.
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