Elezioni Ascoli Piceno 2019, i risultati ufficiali: Marco Fioravanti è il nuovo sindaco

Alessandro Cipolla

10/06/2019

Elezioni amministrative Ascoli Piceno 2019, i risultati ufficiali del primo turno e del ballottaggio con Marco Fioravanti che è stato eletto nuovo sindaco.

Elezioni Ascoli Piceno 2019, i risultati ufficiali: Marco Fioravanti è il nuovo sindaco

Risultati elezioni Ascoli Piceno 2019: Marco Fioravanti è il nuovo sindaco della città marchigiana, dopo aver nettamente superato il suo sfidante Piero Celani nel ballottaggio di domenica 9 giugno.

Nel testa a testa decisivo, Fioravanti (candidato del centrodestra) ha avuto la meglio con il 59,31% dei voti nei confronti di Celani (candidato civico sempre di area centrodestra) che invece non è andato oltre il 40,69%.

Prima del ballottaggio, scaduti i termini per l’ufficializzazione di eventuali apparentamenti, ad Ascoli nessuno dei due candidati che si sono sfidati ha stretto delle alleanze ufficiali.

Qui tutti i RISULTATI DELLE AMMINISTRATIVE 2019

Elezioni Ascoli Piceno 2019: risultati del ballottaggio

I risultati ufficiali dello spoglio del ballottaggio ad Ascoli Piceno dopo lo spoglio di 52 sezioni su 52, mentre l’affluenza è stata del 49,20%.

^CandidatoPartitoPercentuale
Marco Fioravanti Centrodestra 59,31%
Piero Celani Civico (area cdx) 40,69%

Al primo turno Marco Fioravanti (candidato del centrodestra) era finito davanti a tutti con il 37,38% dei voti, mentre Piero Celani (civico di area centrodestra) si è guadagnato l’accesso al ballottaggio dopo aver ottenuto il 21,43%.

Scaduti i termini per dare vita a degli apparentamenti ufficiali, nessun accordo è stretto da parte dei due candidati. Quanto alle indicazioni, il PD e il Movimento 5 Stelle hanno parlato di “libertà di scelta” da parte dei propri elettori, mentre Ascolto e Partecipazione ha invitato all’astensione.

I risultati del primo turno

L’affluenza ufficiale per il primo turno di queste elezioni amministrative ad Ascoli Piceno è stata del 70,71%. Questi sono i risultati dopo lo scrutinio di 52 sezioni su 52.

CandidatoListePercentuale
Piero Celani Celani Sindaco (6,03%), Ascoli x Ascoli (2,77%), Ascoli nel Futuro (2,49%), Movimento Ascolano (1,79%), Forza Popolare (4,09%), Pensiero Popolare Piceno (4,73%) 21,43%
Alberto Di Mattia Fuori dal Tunnel (1,39%) 1,50%
Giorgio Ferretti CasaPound (1,96%), O.S.A. (0,36%) 2,57%
Marco Fioravanti Lega (8,71%), Fratelli d’Italia (6,54%), Servire Ascoli (0,80%), Per Ascoli (3,01%) Scelta Responsabile (3,86%), Noi di Ascoli (4,53%), Insieme per Ascoli (5,10%), Noi Siamo Ascoli (1,29%), Forza Ascoli (3,75%), Cittadini in Comune (2,91%) 37,38%
Pietro Frenquellucci Partito Democratico (10,38%), Uniti per Ascoli (0,84%), Attivamente (2,10%), Territorio è Sviluppo (1,28%) 14,34%
Emidio Nardini Ascoli e Partecipazione (8,18%) 9,87%
Massimo Tamburri Movimento 5 Stelle (11,10%) 12,90%


Per decretare chi sarà il prossimo sindaco di Ascoli Piceno, domenica 9 giugno ci sarà quindi bisogno di un ballottaggio decisivo tra i candidati Marco Fioravanti e Piero Celani.

La legge elettorale

Fatta eccezione per le regioni a statuto speciale dove possono esserci dei cambiamenti, la legge elettorale delle elezioni amministrative in Italia è di tipo stampo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale.

Essendo Ascoli un Comune con più di 15.000 abitanti, visto che nessun candidato al primo turno ha ottenuto la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa finale, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.

Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanzialegovernabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi.

Quando si verificano degli apparentamenti, anche le liste che si sono unite al candidato vincente del ballottaggio prendono parte alla divisione del premio di maggioranza. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.

Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere nel totale 32 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.

I candidati

Dopo i due mandati dell’ormai ex primo cittadino Guido Castelli, che sono venuti dopo gli altrettanti targati Piero Celani, il centrodestra in qualsiasi caso continuerà ad amministrare Ascoli Piceno.

Nel 2014 il sindaco Castelli ha potuto contare sul sostegno di una coalizione monstre, ben dodici liste un record per una città di 50.000 abitanti, ottenendo una schiacciante vittoria al primo turno.

Come spesso accade quando finisce un “regno”, la sfida per la successione è sempre più che mai agguerrita e anche avvelenata. Sia Castelli che Celani fanno parte di Forza Italia, ma la crescita della Lega ha portato il carroccio a chiedere che questa volta il candidato fosse uno dei loro.

Inizialmente si sono resi disponibili a una candidatura Piero Celani (Forza Italia), Andrea Antonini (Lega) e Marco Fioravanti (Fratelli d’Italia).

Alla fine le direttive che sono arrivate da Roma hanno portato a una investitura ufficiale di Marco Fioravanti, con l’esponente di Fratelli d’Italia che così è il candidato ufficiale del centrodestra con nove liste a suo sostegno.

Fioravanti può contare sull’appoggio oltre che di Fratelli d’Italia e della Lega anche di una parte di Forza Italia ( in prima fila la vicesindaco Ferretti e il capogruppo Bono), il consigliere comunale uscente Di Micco oltre ad alcuni assessori come Silvestri e Brugni.

Piero Celani ha però deciso di andare avanti ugualmente una candidatura autonoma come civico (sei liste in totale). L’ex sindaco ha dalla sua l’UdC, i potenti fratelli Lattanzi e quelli Gibellieri, da sempre con un ampio seguito sotto le Cento Torri, oltre al più volte assessore Valentino Tega.

Anche Davide Aliberti, ex assessore e già aspirante sindaco nel 2014, ha garantito la sua presenza con la lista AscolixAscoli che appoggia Piero Celani così come il Movimento Ascolano di Claudio Travanti.

Nel centrosinistra il Partito Democratico ha stretto un accordo con Articolo 1-MDP e il Partito Socialista, con il giornalista Pietro Frenquellucci che è stato il candidato sindaco.

Non ha fatto parte della coalizione la lista Ascoli e Partecipazione, che ha scelto come candidato il medico Emidio Nardini. Per conto proprio anche la lista Fuori dal Tunnel, tutta formata da giovani e che ha visto Alberto Di Mattia come proprio candidato.

Nel Movimento 5 Stelle, come già accaduto cinque anni fa, il candidato è stato di nuovo Massimo Tamburri. Della partita anche CasaPound, con Giorgio Ferretti candidato sindaco con il sostegno anche dalla lista O.S.A. .

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