Elezioni amministrative Avellino 2019, i risultati ufficiali del primo turno e del ballottaggio con Gianluca Festa (candidato civico) che è stato eletto nuovo sindaco.
Risultati ballottaggio elezioni Avellino 2019: Gianluca Festa è il nuovo sindaco della città campana, dopo aver superato il suo sfidante Luca Cipriano nel ballottaggio di domenica 9 giugno.
Nel testa a testa decisivo, Festa (candidato civico di area centrosinistra) ha avuto la meglio con il 51,52% dei voti nei confronti di Cipriano (candidato ufficiale del centrosinistra) che ha ottenuto invece il 48,48%.
Prima del ballottaggio, scaduti i termini per l’ufficializzazione di eventuali apparentamenti, ad Avellino nessuno dei due candidati che si sono sfidati nel ballottaggio ha stretto delle alleanze ufficiali.
Qui tutti i RISULTATI DELLE AMMINISTRATIVE 2019
ELEZIONI AVELLINO
Elezioni Avellino 2019: il ballottaggio
I risultati ufficiali dello spoglio del ballottaggio ad Avellino dopo lo spoglio di 72 sezioni su 72, mentre l’affluenza definitiva è stata del 50,47%.
^ | Candidato | Partito | Percentuale |
---|---|---|---|
Luca Cipriano | Centrosinistra | 48,48% | |
Gianluca Festa | Civico (area csx) | 51,52% |
Al primo turno Luca Cipriano (candidato del centrosinistra) era finito davanti a tutti con il 32,43% dei voti, mentre Gianluca Festa (civico di area centrosinistra) si è guadagnato l’accesso al ballottaggio dopo aver ottenuto il 28,67%.
Scaduti i termini per dare vita a degli apparentamenti ufficiali, nessun accordo è stretto da parte dei due candidati. Anche indicazioni di voto esplicite al momento non sono pervenute, anche se alcuni candidati sconfitti al primo turno, come Dino Preziosi, potrebbero all’ultimo prendere una posizione.
I risultati del primo turno
L’affluenza ufficiale per il primo turno di queste elezioni amministrative ad Avellino è stata del 71,70%. Questi sono i risultati dopo lo scrutinio di 72 sezioni su 72.
Candidati | Liste | Percentuale |
---|---|---|
Luca Cipriano | Partito Democratico (12,91%), Mai Più, Laboratorio Avellino (9,31%), Avellino Più (4,95%), Mai Più (8,76%) | 32,43% |
Biancamaria D’Agostino | Lega (6,60%) | 7,12% |
Gianluca Festa | Davvero Avellino (11,20%), Ora Avellino (9,50%), Avellino Vera (4,77%), W la Libertà (4,09%) | 28,67% |
Massimo Passaro | Polis, Cittadini in Movimento (1,74%) | 2,05% |
Ferdinando Picarielo | Movimento 5 Stelle (10,59%) | 12,01% |
Dino Preziosi | Forza Italia (4,34%), La Svolta (4,95%) | 10,50% |
Amalio Santoro | Si Può (6,30%) | 7,23% |
Per decretare chi sarà il prossimo sindaco di Avellino, domenica 9 giugno ci sarà quindi il ballottaggio decisivo tra i candidati Luca Cipriano e Gianluca Festa.
La legge elettorale
Fatta eccezione per le regioni a statuto speciale dove possono esserci dei cambiamenti, la legge elettorale delle elezioni amministrative in Italia è di tipo stampo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale.
Essendo Avellino un Comune con più di 15.000 abitanti, visto che nessun candidato al primo turno ha ottenuto la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa finale, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.
Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi.
Quando si verificano degli apparentamenti, anche le liste che si sono unite al candidato vincente del ballottaggio prendono parte alla divisione del premio di maggioranza. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.
Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere nel totale 32 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.
I candidati
Così come avvenuto a Lecce, anche ad Avellino l’anatra zoppa in Consiglio Comunale non è durata a lungo. Anzi, nel caso di Vincenzo Ciampi, l’esperienza come primo sindaco è stata di appena cinque mesi.
Dopo il voto del 2018, il 26 maggio gli avellinesi sono stati chiamati alle urne dopo che Ciampi, vincente al ballottaggio ma senza una vera maggioranza in Consiglio, è stato sfiduciato lo scorso 24 novembre.
In queste nuove elezioni Vincenzo Ciampi non si è presentato di nuovo. Per il Movimento 5 Stelle c’erano due liste in attesa di certificazione: quella di Ferdinando Picariello, già vice sindaco nella breve giunta pentastellata, alla fine ha avuto la meglio su quella di Tiziana Guidi.
Non si è riuscito a compattare alla fine il centrodestra: la Lega ha sostenuto la candidatura di Biancamaria D’Agostino, mentre Forza Italia, Frateli d’Italia e UdC quella di Dino Preziosi.
Alla fine Luca Cipriano, lo scorso anno con la sua lista Mai Più al primo turno prese il 13% dei voti, ha potuto contare anche sul sostegno del Partito Democratico, dei Popolari oltre che su quello di altre tre liste civiche.
La scelta del Partito Democratico ha portato a una spaccatura nel centrosinistra avellinese, con la candidatura autonoma di Gianluca Festa che ha visto l’appoggio di due liste.
A sinistra invece c’è stata la candidatura a sindaco di Avellino di Amalio Santoro, con il medico che è stato sostenuto dalla lista si Può che racchiude Possibile, Sinistra Italiana e Rifondazione.
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