La guida alle elezioni amministrative Taranto 2025: la data ufficiale, la legge elettorale, chi sono i candidati in corsa e cosa dicono i sondaggi in merito a questo voto nella città pugliese.
Elezioni amministrative Taranto 2025: grandi manovre in corso in vista di questo voto che arriverà in anticipo a seguito della caduta di Rinaldo Melucci, l’ex sindaco di centrosinistra sfiduciato da 17 consiglieri comunali.
Al momento non ci sono candidati ufficiali per queste elezioni a Taranto, con una ridda di nomi che sono al vaglio delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, anche se potrebbero non mancare delle divisioni.
In teoria il Pd avrebbe già fatto la sua scelta - Piero Bitetti -, ma il resto della coalizione non sembrerebbe aver gradito questa fuga in avanti; nell’altro schieramento invece il nome più caldo sarebbe quello di Massimiliano Di Cuia.
Ecco allora una guida alle elezioni Taranto 2025, con la data ufficiale, la legge elettorale, chi saranno nel dettaglio i candidati e cosa dicono i sondaggi elettorali.
Data e orari elezioni Taranto 2025
Le elezioni amministrative 2025 interesseranno in totale 461 Comuni, quasi tutti appartenenti a Regioni a statuto speciale come la Valle d’Aosta o il Trentino-Alto Adige. Come nel caso di Taranto, sono diverse le città chiamate alle urne a causa di sindaci dimissionari o dichiarati decaduti.
Il primo turno delle elezioni Taranto 2025 si terrà in data 25 e 26 maggio, con la decisione che è stata presa dal Consiglio dei ministri.
Questi saranno gli orari del voto:
- domenica 25 maggio dalle ore 7 alle ore 23;
- lunedì 26 maggio dalle ore 7 alle ore 15.
I ballottaggi delle amministrative invece ci saranno in data domenica 8 e lunedì 9 giugno con i medesimi orari del primo turno; in concomitanza si voterà anche per i cinque referendum dichiarati ammissibili dalla Consulta.
La legge elettorale delle amministrative
Fatta eccezione per le regioni a statuto speciale dove possono esserci dei cambiamenti, la legge elettorale delle elezioni amministrative in Italia è di stampo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale.
Essendo Taranto un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.
Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.
Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere nel totale 32 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.
Per quanto riguarda le modalità di voto, nei comuni con più di 15.000 abitanti è ammesso il voto disgiunto, con l’elettore che potrà esprimere fino a due preferenze mantenendo però la parità di genere (un uomo e una donna).
I candidati alle elezioni Taranto 2025
Le elezioni amministrative Taranto 2025 si terranno con largo anticipo a causa della caduta dell’amministrazione guidata da Rinaldo Melucci, ex sindaco prima del Pd e poi di Italia Viva, passaggio che ha creato un’autentica burrasca.
Il centrosinistra per cercare di mantenere la guida della città vorrebbe così presentarsi unito, ma al momento sembrerebbe essere lontana l’intesa per un candidato comune di tutta la coalizione.
Giocando d’anticipo il Partito Democratico ha proposto il nome dell’ex presidente del Consiglio comunale, Piero Bitetti, ma questa ipotesi non sembrerebbe entusiasmare la sinistra e il Movimento 5 Stelle.
In più c’è anche la disponibilità manifestata da Gianni Liviano, esponente di Demos e nota figura politica; se alla fine la scelta dovesse ricadere su un profilo civico, allora ecco che il nome giusto potrebbe essere quella del medico Cosimo Nume.
Situazione complicata anche nel centrodestra, dove però l’unione della coalizione non sembrerebbe essere in discussione. Al momento il profilo più chiacchierato è quello di Massimiliano Di Cuia, consigliere regionale di Forza Italia ed ex consigliere comunale.
Sembrerebbero essere in rialzo però le quotazioni di Luca Lazzaro, attuale presidente di Confagricoltura Puglia, anche se Fratelli d’Italia sembrerebbe propendere per il coordinatore cittadino Gianluca Mongelli.
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