La legge elettorale per le elezioni presidenziali Usa 2024 spiegata: come funziona il sistema dei Grandi Elettori che determinerà chi sarà il vincitore tra Donald Trump e Kamala Harris.
Elezioni presidenziali Usa 2024, come funzionano i Grandi Elettori. Urne aperte oggi martedì 5 novembre per l’elezione del prossimo presidente degli Stati Uniti, ma al tempo stesso gli americani voteranno anche per rinnovare tutti i 435 seggi della Camera e 34 seggi del Senato.
La legge elettorale in vigore negli Stati Uniti sarà così il grande arbitro della sfida tra Donald Trump e Kamala Harris, con i sondaggi elettorali che indicano una situazione di sostanziale parità tra i due candidati: come avvenuto nel 2020, il sentore è che anche le elezioni Usa 2024 si giocheranno in una sfida all’ultimo voto.
Tutto farebbe pensare che, maniera simile a quattro anni fa, anche queste elezioni presidenziali si giocheranno nei sette Stati considerati come in bilico, ovvero dove la vittoria di un candidato rispetto all’altro appare essere incerta.
Questo perché la legge elettorale in vigore negli Stati Uniti prevede che a eleggere il prossimo presidente non saranno i cittadini, bensì i cosiddetti Grandi Elettori.
Per capire meglio il meccanismo di queste elezioni presidenziali, appare necessario fare chiarezza sul complesso sistema elettorale americano, una legge elettorale unica nel suo genere che, paradossalmente, non garantisce al candidato che su scala nazionale ha ottenuto più voti di essere eletto alla Casa Bianca.
La legge elettorale delle elezioni presidenziali
Alle elezioni Usa 2024 hanno il diritto di voto la maggior parte dei cittadini statunitensi che hanno 18 anni o più. Tutti gli Stati, a eccezione del Dakota del Nord, richiedono che le persone si registrino prima di poter votare. Tuttavia al momento dell’apertura dei seggi milioni di americani già hanno votato via posta o in maniera anticipata.
Quello americano è un sistema elettorale indiretto, visto che i cittadini alle urne non eleggono il presidente, ma i 538 Grandi Elettori che dopo il voto si riuniranno a Washington per nominare il prossimo inquilino della Casa Bianca.
La legge elettorale americana prevede che ogni Stato elegge un numero di Grandi Elettori pari alla somma dei deputati e dei senatori che rappresentano quello Stato nel Congresso.
Come si può vedere dalla mappa, gli Stati più popolosi - California o Texas per esempio - avranno un peso maggiore nella scelta del nuovo presidente degli Stati Uniti, in quanto eleggeranno un numero più alto di Grandi Elettori.
Per ogni Stato vige il sistema maggioritario secco: il candidato che otterrà la maggioranza dei voti si aggiudicherà tutti i grandi elettori di uno Stato, anche se la percentuale di scarto dei voti è minima (è sufficiente un solo voto in più).
Insomma, vale la regola del “winnertakes all”, ovvero del “chi vince prende tutto”. L’unica eccezione a questa legge elettorale è rappresentata dal Maine e dal Nebraska, suddivisi in collegi elettorali con sistema proporzionale.
Elezioni Usa 2024: come verrà eletto il presidente
Alle elezioni Usa 2024 il prossimo presidente degli Stati Uniti sarà colui che - tra Donald Trump e Kamala Harris - riuscirà a conquistare almeno 270 Grandi Elettori su un totale di 538.
Qualora nessun candidato riuscisse a raggiungere il quorum necessario per essere eletto, sarà la Camera dei Rappresentanti a prendere una decisione, scegliendo tra i primi tre candidati che hanno raggiunto il maggior numero di voti.
I Grandi Elettori scelti dai cittadini si riuniranno il lunedì successivo al secondo mercoledì di dicembre. In questa occasione ci sarà il voto formale dei delegati scelti con voto popolare che decreteranno ufficialmente il nuovo presidente degli Stati Uniti.
Il periodo successivo alle elezioni è noto come transizione se avviene un cambio di presidente: in questo lasso di tempo la nuova amministrazione ha il tempo di nominare i ministri e di pianificare il nuovo mandato.
Il presidente presta giuramento ufficialmente a gennaio, durante una cerimonia nota come inaugurazione che si tiene sui gradini del Campidoglio di Washington DC.
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