Dopo 17 anni dalla causa per diffamazione, il conduttore di Top Gear si è preso la sua rivincita.
Non è un periodo facile per Tesla. Dopo il -45% di vendite a gennaio in Europa, a febbraio le vendite sono crollate ancora del 40%. Ha consegnato meno di 17 mila veicoli, quantità che porta il totale da inizio anno poco sopra le 28 mila unità, con un calo del 42,6% rispetto ai primi due mesi del 2024. Il titolo sta perdendo appeal anche in borsa.
Tra le cause di questo calo di vendite ci sono motivi tecnici, come la mancanza di nuovi modelli o il restyling della sua vettura di punta, la Model Y e la concorrenza in crescita di Volkswagen e Renault che stanno acquisendo quote di mercato e la cinese Byd che sta attuando un’aggressiva campagna di espansione in Europa. E poi pesa anche l’ingerenza di Elon Musk nella politica europea con l’avvicinamento verso i partiti di destra. A gioire per questo tonfo di Tesla in Europa è Jeremy Clarkson, storico giornalista e conduttore televisivo di Top Gear, il programma di motori più famoso al mondo.
Clarkson si toglie qualche sassolino dalla scarpa con Tesla e Musk
Clarkson nel suo ultimo editoriale per il Times si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di Elon Musk e di chi lo aveva criticato quando nel 2008 recensì una Tesla sollevando parecchi dubbi sulla qualità della vettura.
La poca simpatia tra Jeremy Clarkson e Elon Musk inizia nel 2008. Quell’anno il conduttore registra una recensione della Tesla Roadster. Inizialmente sembra molto entusiasta dell’aspetto e dell’accelerazione della Tesla, ma inizia presto a scoprirne i lati negativi una volta testata in pista. Il test fu addirittura interrotto quando i freni della vettura non riuscirono più a resistere alle dure condizioni della pista. In sostanza infine disse che non era affidabile, non era confortevole da guidare e costava troppo.
Una recensione negativa che non piacque al patron di Tesla che gli fece causa per diffamazione. Musk sosteneva che Clarkson aveva un problema con le auto elettriche e che aveva scritto l’intero articolo prima ancora di salire in macchina.
L’uomo più ricco del mondo ha però perso la causa sia in primo grado che in appello. E oggi il giornalista si è voluto togliere la soddisfazione. «Musk era molto arrabbiato per questo e ci ha fatto causa per diffamazione sostenendo che avevo un problema con le auto elettriche e che avevo scritto l’articolo prima ancora di mettere piede in macchina. Ha perso la causa e l’appello, ma non si è mai veramente ripreso. Sostiene ancora che fossi di parte e che abbiamo fatto finta che la sua macchina si fosse rotta quando non era così», ha scritto.
Affermazioni che chiaramente hanno offeso Clarkson il quale difende la bontà di quella recensione. «Ho dato una valutazione equa. Ho detto che non era affidabile, e lo era. Ho detto che era incredibilmente costosa, e lo era. E io ho detto che non era una buona idea guidare, a causa del peso delle batterie, il che era vero».
Clarkson ha ammesso anche che avrebbe potuto fargli causa e invece ha preferito attendere sulla riva del fiume. «Avrei potuto fargli causa ma sono rimasto in piedi sulla riva del fiume ad aspettare che il suo corpo galleggiasse oltre. E ora è successo», ha scritto. Quindi continua: «Sono sempre stato scrupolosamente imparziale con le mie recensioni di auto. Musk sosteneva che non lo fossi. E questa è la mia rivincita. E ciò che rende la cosa così succosa è che sta venendo criticato dalle stesse persone che lo avevano messo sul piedistallo in primo luogo».
Il giornalista ha criticato poi gli atti di vandalismo che sta subendo Tesla in tutto il mondo. «Ci sono tutti quegli sciocchi illusi che hanno comprato una delle auto della compagnia. Hanno preso la loro decisione di acquisto in buona fede e lavorano sodo per pagarle ogni mese. Anche se penso che non sia altro che un elettrodomestico bianco con le ruote, è il loro orgoglio e la loro gioia. Quindi non è giusto che qualcuno con le ascelle pelose e senza lavoro gli dia fuoco».
Infine ha concluso dicendo: «Mi piacerebbe ricordare a tutti voi conducenti di Tesla che vi avevo avvisati 17 anni fa che non sarebbe venuto niente di buono dalla vostra scelta di acquisto. Ma non mi avete ascoltato. Avete scelto di credere al signor Musk. E ora, a causa della folla, devi parcheggiare la macchina in un garage chiuso, usare i mezzi pubblici e abituarti al fatto che, mentre fai la coda in questo mondo sempre più isterico e spiacevole, alcune persone ti supereranno con le loro vere auto».
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