Endesa è accusata dalla CNMC di concorrenza sleale ed è stata multata per 5,5 milioni di euro. Intanto, Enel si prepara a investire 2,5 miliardi di dollari tra Cile e Perù
Seduta negativa a Piazza Affari per Enel dopo la notizia della multa da 5,5 milioni di euro inflitta a Endesa dalla Commissione nazionale dei mercati e della concorrenza spagnola.
La società è accusata di pubblicità ingannevole nei confronti dei consumatori durante le campagne invernali del 2012-2013 e 2013-2014.
La notizia è rimbalzata a Milano dove il titolo Enel non riesce a scaldarsi e al momento della scrittura scambia a 6,19 euro in flessione dello 0,48%.
Enel e la multa a Endesa
Tutto è partito da una denuncia dell’Associazione degli installatori della Catalogna. Fatte le dovute indagine, la CNMC ha stabilito che Endesa abbia utilizzato un “canale di comunicazione privilegiato” e “azioni ingannevoli” con i consumatori domestici per indirizzarli sua offerta di libero mercato, Endesa Energia.
In particolare, a tal riguardo, la società avrebbe inserito messaggi promozionali nelle fatture della sua offerta regolata, Endesa Energia XXI, inviate ai clienti.
La commissione sottolinea che l’utenza domestica rappresenta una fascia particolare di utenza che ha uno speciale meccanismo di protezione e utilizza la fattura come forma di comunicazione principale con l’azienda.
Insomma, secondo la CNMC, Endesa avrebbe violato la concorrenza attraverso messaggi pubblicitari poco chiari su canali privilegiati quali appunto le fatture, approfittando, inoltre, della scarsa conoscenza da parte del consumatore domestico medio delle offerte nel settore dell’energia.
La società, sostiene ancora l’Autorità, non solo “era consapevole della vulnerabilità di questi consumatori” ma anche “in grado di distorcere significativamente il loro comportamento” e quindi orientarlo.
Endesa si difende
Di fronte a queste accuse e alla multa da 5,5 milioni di euro, Endesa ha annunciato che ricorrerà contro la decisione della Commissione rivolgendosi in Tribunale.
La controllata di Enel ritiene che “non vi sia stato un atto di concorrenza sleale” e che la CNMC basi le sue conclusioni
“su semplici ipotesi non provate, e che, per il resto, sono state distorte dalla corrispondente relazione di esperti”.
Inoltre, la Commissione non sarebbe
“riuscita a dimostrare che la condotta imputata ha avuto un impatto sulla concorrenza e sull’interesse pubblico”.
Intanto in Sud America…
Mentre in Spagna si cerca di porre rimedio alle difficoltà di Endesa, in Sud America Enel continua la campagna espansionistica, in particolare in Cile e Perù.
Secondo quanto riporta la stampa locale, la società guidata da Francesco Starace avrebbe presentato un’offerta non vincolante attraverso la controllata Enel Americas per l’acquisizione dell’83,7% di Luz de Sor, la più grande compagnia elettrica peruviana, e del 100% di Chilquinta, terzo distributore di elettricità in terra cilena.
Un’operazione che potrebbe avere un controvalore di circa 2 miliardi e mezzo di dollari.
La notizia non sorprende visto che proprio il 20 maggio scorso, in linea con la strategia aziendale di Enel, l’ad Starace aveva annunciato che era pronta un’offerta per gli asset di Sempra in Cile e Perù .
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