Comprare, vendere o mantenere il titolo Enel alla luce delle recenti controversie e delle prospettive future dell’azienda nel settore energetico? Ecco i fattori da considerare.
Enel nel mirino dell’Antitrust che ha inflitto sanzioni per oltre 15 milioni di euro a sei gruppi energetici per pratiche commerciali aggressive che hanno portato a aumenti delle bollette e modifiche contrattuali peggiorative. In particolare, Enel Energia è stata colpita da una sanzione di 10 milioni di euro.
La controversia si basa su presunte violazioni del decreto Aiuti bis, il quale vietava aumenti unilaterali dei prezzi per la fornitura di energia elettrica e gas nel periodo compreso tra il 10 agosto 2022 e il 30 giugno 2023. Enel, insieme ad altre società, avrebbe inviato lettere ai clienti inducendoli ad accettare modifiche dei prezzi, portando a rilevanti incrementi delle bollette.
Nonostante le multe e le accuse, Enel ha risposto affermando di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e di settore, oltre che della disciplina contrattuale. Dal gruppo si sottolinea che le modifiche applicate ai clienti erano semplici rinnovi delle condizioni economiche in scadenza, come previsto dai contratti, senza alcuna variazione unilaterale durante la loro validità.
Il prezzo di Enel a Piazza Affari non sembra risentire della notizia, il cui impatto è mitigato dall’acquisto di azioni proprie per 387.000 azioni proprie a un prezzo medio ponderato di 6,1260 euro per azione.
La controversia con l’Antitrust è ancora aperta e potrebbe influenzare il futuro del titolo.
Enel: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Da un punto di vista grafico, Enel ha inviato un segnale di forza martedì, con la rottura al rialzo della trend line che scende dai top del 2021. Il titolo si prepara ad affrontare i massimi estivi a 6,35-6,37, oltre i quali potrebbe estendere la sua corsa in direzione di obiettivi a 6,50 e 6,90 circa. Nel caso di discese sotto i 6 euro si farebbe strada l’ipotesi di un falso breakout con conseguente ripiegamento verso 5,85 e 5,50 euro.
Per operare long su Enel potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HC5GU66. Il certificato ha come sottostante Enel e presenta una barriera distante attualmente il 19,39%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HC9AYS1, avente una barriera distante il 20,81% e come sottostante Enel.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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