Enel: maxi investimento nelle rinnovabili

Luca Fiore

28 Novembre 2019 - 15:49

Novità in arrivo dal Messico per Enel che ha annunciato di aver avviato le operazioni per il primo impianto rinnovabile nello stato del Tlaxcala. Intanto gli analisti di Equita hanno detto la loro sul piano industriale.

Enel: maxi investimento nelle rinnovabili

Il giorno dopo aver ricevuto, per la prima volta, un rating «AAA» (in aumento rispetto a «AA» attribuito nel 2018) da MSCI ESG Research (uno dei principali fornitori di ricerche e dati che misurano le perfomance delle aziende sulla base di fattori ambientali, sociali e di governance), Enel ha annunciato l’avvio della produzione di un parco solare in Messico.

Oggi la società guidata dall’Amministratore delegato e Direttore generale Francesco Starace ha reso noto di aver avviato, attraverso la controllata per le rinnovabili Enel Green Power México («EGPM»), le operazioni del suo nuovo parco solare Magdalena II.

Magdalena II è il primo impianto di energia rinnovabile mai realizzato nello Stato messicano del Tlaxcala, situato nei comuni di Tlaxco e Hueyotlipan.

Enel: energia a zero emissioni allo Stato di Tlaxcala

“Magdalena II –ha detto Antonio Cammisecra, CEO di Enel Green Power- fornisce energia a zero emissioni allo Stato di Tlaxcala e alle aziende che sono alla ricerca di opzioni energetiche più sostenibili, sottolineando la nostra dedizione alle energie rinnovabili e alla decarbonizzazione, in linea con il nostro impegno globale verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite”.

“Questo parco solare è un esempio di innovazione tecnologica, essendo il primo impianto solare su larga scala installato da EGP ad essere composto interamente da pannelli bifacciali”.

I lavori di costruzione del progetto hanno richiesto un investimento di circa 165 milioni di dollari USA.

Enel: nuovo parco solare per vendita energia a privati

Con il completamento di Magdalena II, EGPM ha superato i 2.300 MW di capacità gestita, di cui 977 MW proveniente da energia eolica, circa 1.308 MW da energia solare e 53 MW da energia idroelettrica.

Allo stesso tempo, la società sta completando impianti eolici per un totale di 593 MW, tra cui Amistad II e Amistad III, di circa 100 MW ciascuno, e Amistad IV, di circa 149 MW, tutti situati nello Stato di Coahuila, nonché l’impianto Dolores da 244 MW, situato nello Stato di Nuevo León.

Magdalena II è il primo progetto di EGP in Messico finalizzato alla vendita dell’intera produzione di energia elettrica ad acquirenti privati sul mercato all’ingrosso di energia elettrica del paese.

Enel: da Equita giudizio positivo su piano industriale

A latere della presentazione del nuovo piano industriale 2022 di Enel, gli analisti di Equita hanno annunciato di aver alzato le stime di utile al 2022 del 5% e la valutazione di 7 punti percentuali confermando la valutazione “buy”.

Il prezzo obiettivo assegnato alle azioni Enel, 7,5 euro, include un potenziale upside di quasi 10 punti percentuali (9,6) rispetto ai 6,844 euro attuali, -0,88% rispetto al dato precedente. Ricordiamo che le azioni Enel rispetto a tre mesi fa valgono il 6,2 per cento in più mentre il confronto sui 12 mesi segna un +45%.

“Il piano ci sembra ben strutturato”, hanno commentato da Equita. Il piano industriale presentato da Enel prevede investimenti per 28,7 miliardi, +11% nel confronto con il piano precedente, un Ebitda atteso di 20,1 miliardi di euro (+13% rispetto ai 17,8 miliardi di euro previsti nel 2019) e un utile netto ordinario 2022 di 6,1 miliardi (+27% dai 4,8 miliardi previsti per il 2019), con il target per il 2021 in aumento di circa 200 milioni di euro rispetto al piano precedente.

L’accelerazione impressa agli investimenti si rifletterà sull’indebitamento, visto in aumento di circa 1,4 miliardi di euro nell’arco di piano, fino a circa 47,3 miliardi di euro nel 2022 (Enel, piano industriale 2020-2022. Cosa prevede?).

Enel: Equita alza stime dopo piano industriale

Secondo Equita il focus su decarbonizzazione, elettrificazione dei consumi, investimenti in networks, digitalizzazione e crescita nei servizi è “ben centrato sullevoluzione del mercato nei prossimi anni”. {{Equita valuta i target presenti nel piano industriale}} “visibili grazie agli asset già in costruzione, alle vendite a termine, alle basse maturities, al costo del debito decrescente sulle nuove emissioni Sdg, e allesposizione regolata”.

Inoltre, “la rilevante flessibilità finanziaria” lascia spazio per ulteriori operazioni e ad un maggiore payout.

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