Dopo aver finalmente chiuso il gap ribassista che resisteva da febbraio 2020, le azioni Eni potrebbero segnare nuovi guadagni. Vediamo come impostare una possibile strategia operativa con i Turbo Certificates di BNP Paribas.
Nelle ultime sedute le azioni Eni sono finalmente riuscite a chiudere il gap ribassista aperto a febbraio 2020 tra 12,664 e 12,4 euro.
Azioni Eni, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Grazie al supporto fornito prima dalla media mobile a 200 giorni (MM200), divenuta supporto a partire dalla seconda metà di novembre 2020, e poi dalle MM di durata minore, i corsi di Eni hanno recuperato terreno dopo i minimi di marzo e ottobre 2020 (6,26 ed a 5,72 euro).
Il definitivo superamento della resistenza ottenuta dai minimi del 22 aprile e del 29 maggio, un tentativo c’era già stato a marzo-aprile 2021, ha permesso anche il breakout della trendline ottenuta congiungendo i top del 17 e del 20 luglio 2020.
In questo contesto, e dopo qualche giorno di consolidamento, è stata realizzata la chiusura del gap di febbraio 2020.
Azioni Eni: strategie operative
L’attuale situazione fa pensare che i rialzi non sono finiti. Dal punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura rialzista da 12,5 euro. Lo stop loss sarebbe localizzato a 12,2 euro mentre l’obiettivo principale a 12,85 euro. Un target più ambizioso potrebbe essere fissato a 12,95 euro.
Per questo tipo di operatività, si adatta il Certificato Turbo Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT11JJ2 e leva 2,67.
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