Dopo la fuoriuscita dei risultati del 2022 e il raggiungimento del numerario dei €15, il titolo Eni ha iniziato un nuovo trend al ribasso. Siamo arrivati in una zona di minimo?
Dopo la pubblicazione del piano al 2026 in concomitanza con la conference call per gli analisti, le azioni ENI hanno iniziato un percorso ribassista tutt’ora in vita. Alcuni esperti parlano di un semplice «sell on news» in quanto i risultati dell’anno 2022 sono allineati al consensus. Da un punto di vista tecnico è curioso notare come la correzione sia iniziata in prossimità del numerario dei €15, un importante massimo relativo per il titolo in questione.
In sostanza, alcuni operatori potrebbero aver sfruttato l’euforia del mercato causata dal raggiungimento del numerario e dalla fuoriuscita dei risultati societari per liquidare parte delle proprie posizioni rialziste. Però, sebbene febbraio si sia dimostrato un mese negativo, marzo è iniziato con il piede giusto per le azioni Eni. Secondo alcuni trader la correzione subita da Eni non è altro che una fase fisiologica di ritracciamento, dovuta alle caratteristiche emotive degli operatori del mercato.
Azioni Eni: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Da un punto di vista tecnico potrebbe crearsi una un contesto grafico interessante per i trader long. Un indicatore che può accompagnare l’analista nella ricerca di entry point è l’RSI a 14 periodi settato su timeframe giornaliero: statisticamente si è mostrato essere un buon indicatore di minimo per il titolo in questione. Nel 2022, il raggiungimento della zona fra i 35 e i 30 punti ha indicato 2 volte su 3 il raggiungimento di una zona di profondità del mercato.
Negli anni precedenti il minimo invece era pressoché individuato in prossimità della soglia dei 30 punti, nel momento in cui venivano ritoccati dal basso verso l’alto. Attualmente siamo in prossimità dell’estremità inferiore dell’RSI e quindi potrebbe aver senso provare a cercare delle operazioni long. I livelli più importanti da tenere in considerazione potrebbero essere il numerario dei €13 e il minimo relativo dei €12.8.
Per questo genere di operazione è possibile utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HV4D6E7.
Il certificato ha come sottostante il titolo Eni e presenta una barriera distante attualmente il 66,72%. Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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