Apple smetterà di vendere tre suoi famosi modelli in Europa dal 28 dicembre 2025 per adeguarsi alle normative europee. Ecco a quali modelli dovremo dire addio.
Apple non venderà più alcuni modelli ai quali il pubblico si era affezionato in Europa.
Se ogni anno, la casa di produzione della “famosa mela”, pubblica una lista dei dispositivi che non fabbricherà più, per lasciar spazio a modelli più innovativi, questa volta a decidere quali non saranno più venduti, indirettamente, è l’UE.
La decisione di rimuovere tre modelli Apple dal mercato europeo non è, quindi, del tutto volontaria, ma è conseguenza diretta di una nuova normativa UE che entrerà in vigore a partire dal 28 dicembre 2025.
La legge prevede che tutti i dispositivi mobili venduti nei Paesi membri debbano essere dotati di un connettore USB-C, uno standard già largamente utilizzato ma non ancora implementato su tutti i prodotti Apple.
Sebbene gli iPhone più recenti siano conformi a questa nuova normativa, i modelli più datati non possono essere aggiornati per includere la porta USB-C e, pertanto, saranno presto ritirati dal mercato ufficiale.
La transizione rappresenta un passo significativo verso una maggiore standardizzazione tecnologica, ma potrebbe creare non pochi disagi per gli utenti che apprezzano i dispositivi più accessibili e per i rivenditori che ancora li commercializzano. Ecco quali modelli saranno ritirati dal mercato e quali saranno le nuove sfide Apple in futuro.
Apple non venderà più 3 modelli iPhone: ecco quali sono
Con l’entrata in vigore del regolamento europeo, Apple dovrà ritirare dal mercato tre modelli che hanno conquistato una buona parte dei clienti con ottime recensioni da tutto il mondo.
L’azienda di Steve Jobs torna a far parlare di sé, dopo che in questi mesisi è discusso a lungo su alcuni modelli iPhone riavviatesi senza un apparente motivo, per via di un nuovo programma che la casa produttrice non aveva ben comunicato ai suoi clienti. Vediamo di seguito quali iPhone non potranno più essere venduti in Europa:
- iPhone SE di terza generazione. Questo modello compatto e dal prezzo accessibile è stato molto apprezzato per il suo rapporto qualità-prezzo. Tuttavia, l’assenza di una porta USB-C ne decreta la fine della vendita diretta da parte di Apple.
- iPhone 14. Introdotto appena due anni fa, questo dispositivo di fascia alta rappresenta una grande rinuncia per i clienti e per Apple, che non può modificarlo per adeguarsi alle normative.
- iPhone 14 Plus. Anche questo modello relativamente giovane, con il suo schermo più grande e funzionalità avanzate, verrà ritirato per gli stessi motivi tecnici.
È importante notare che questa restrizione si applica esclusivamente ad Apple come produttore. I rivenditori terzi potranno continuare a vendere le scorte già disponibili, offrendo una finestra temporanea per chi desidera acquistare uno di questi modelli. Tuttavia, con la loro uscita dalla produzione, anche la disponibilità presso i rivenditori si ridurrà gradualmente.
Apple e UE, cosa aspettarsi in futuro?
Se da un lato, a causa della nuova normativa europea, questa transizione segna un addio ai modelli più economici di Apple, dall’altro si aprono interessanti prospettive per il futuro del marchio.
La prossima primavera, ad esempio, è previsto il lancio dell’iPhone SE di quarta generazione che includerà una porta USB-C per rispettare le normative europee e probabilmente introdurrà nuove funzionalità che manterranno il dispositivo competitivo nel segmento medio-basso del mercato.
La standardizzazione dei connettori USB-C rappresenta un’opportunità per gli utenti di ridurre la quantità di cavi necessari per i dispositivi e di semplificare la vita quotidiana. Tuttavia, per molti consumatori, il ritiro di modelli come l’iPhone 14 e l’iPhone SE di terza generazione rappresenta una perdita significativa, soprattutto perché erano tra le opzioni più abbordabili per accedere all’ecosistema Apple.
Con questa mossa, Apple dimostra ancora una volta la sua capacità di adattarsi alle normative globali, ma rimane da vedere come gestirà l’impatto di questa decisione sul mercato europeo e se riuscirà a mantenere una gamma di dispositivi accessibili e competitivi per tutti i suoi utenti.
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